Il nome scelto non passa inosservato: The World Restaurant Awards.
Come dite, di premi ai ristoranti, lustrini e paillette, soliti noti o chef di alto profilo inaccessibili al grande pubblico ne avete abbastanza? Allora, segnatevi questa data: febbraio 2019.
Sarà il giorno dei World Restaurant Awards, evento parigino che si presenta come “nuovo spettacolo per il pubblico affamato di ristoranti e sempre più ossessionato dal mangiare, bere e viaggiare”.
E fin qui, non ci sarebbe molto di diverso da altri eventi simili, ma il direttore creativo Joe Warwick, già co-fondatore del World’s 50 Best Restaurants, assieme all’italiano Andrea Petrini, nome noto da queste parti, creatore del roadshow gastronomico “Gelinaz!” chiarisce meglio l’obiettivo del nuovo premio.
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Innanzi tutto, il sistema di votazione sarà molto più selettivo. A giudicare i ristoranti non saranno più solo anonimi ispettori in incognito, come succede per le più autorevoli guide gastronomiche e la totalità dei premi culinari, ma una giuria di chef al di sopra di ogni sospetto, nomi come Massimo Bottura, Yannick Alléno, Elena Arzak, Alex Atala, David Chang, Dominique Crenn, Hélène Darroze, Daniel Humm, René Redzepi, Ana Roš e Clare Smyth, assieme agli immancabili giornalisti che più hanno viaggiato per i ristoranti del mondo.
Questo per dare al premio la credibilità che col tempo eventi simili hanno smarrito. I ristoranti verranno quindi giudicati “con robusta integrità”, e non in base ad altri inconfessati motivi.
I World Restaurants Award proveranno a colmare un vuoto. I locali segnalati dalle più rinomate guide gastronomiche, come quelli premiati nelle varie manifestazioni, sono in genere ristoranti di altissimo livello, capitanati da grandi nomi della cucina internazionale.
Ma oltre a essere inaccessibili per il grande pubblico, perché molto costosi, sono una minima parte rispetto alla miriade di altri locali sparsi in tutto il mondo, magari meno conosciuti ma ugualmente –a e volte anche di più– meritevoli di onori e riconoscimenti.
Per il debutto di febbraio, che verrà trasmesso da Parigi con una cerimonia televisiva “in prima mondiale”,
IMG, la società organizzatrice, si augura che il debutto di febbraio, trasmesso da Parigi con una cerimonia televisiva “in prima mondiale”, abbia lo stesso glamour, e lo stesso successo, di analoghe cerimonie nel campo del cinema, della moda o della musica.
“Ci piacerebbe che il World’s Restaurant Awards fosse un evento centrato sul piacere di mangiare, bere, viaggiare e pensare avanti. Non un Nobel per il cibo ma piuttosto un Oscar per il mondo dei ristoranti, con tutto il senso dello zeitgeist (cioè lo “spirito del tempo”) e del glamour che questo implica”.
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Ma la vera mission del nuovo premio, come dice il suo fondatore Warwick, è quella di “celebrare tutti i ristoranti, non solo quelli di livello superiore:
“I World Restaurant Awards saranno condotti con totale integrità, trasparenza e un vero senso di inclusività. Vogliamo indurre tutti a pensare sull’intera gamma dei grandi ristoranti che ci sono nel mondo –vecchi o nuovi, dal locale di lusso a quello senza pretese– e a cosa li rende speciali”.
In altre parole, un premio onesto e basato esclusivamente sul merito, e non su visibilità e notorietà. Niente male, comeo obiettivo.
[Crediti: Eater London]