Siamo nella nuova sede dell’Osteria Alla Ciurma, noto bacaro di Venezia che da poco ha cambiato indirizzo. La nostra recensione.
Sistemato nella zona di San Stae (Sestiere di Santa Croce), tra Ca’ Pesaro, sede del Museo di Arte Moderna, e Palazzo Mocenigo, Museo di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, Osteria Alla Ciurma, più semplicemente detto “Alla Ciurma“, è un luogo di mare dall’anima itinerante. Ve lo diciamo perché, Google Maps alla mano, pur conoscendo discretamente la zona, abbiamo girato un po’ per trovarlo. Il fatto è che quella che abbiamo visitato è la nuova sede della Ciurma, un tempo piccolo locale in zona Rialto.
Lì lo conoscevamo e l’avevamo frequentato, lì ne avevamo amato i cicchetti, vari e curati. E della vecchia sede vi avevamo raccontato quando avevamo fatto l’elenco dei migliori bacari di Venezia (edizione 2017). Ma siccome i tempi cambiano e non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume, ecco che siamo tornati alla Ciurma illudendoci che Eraclito avesse sbagliato, aspettandoci lo stesso fiume e noi con gli stessi piedi a mollo. Niente di più sbagliato.
Disclaimer: questa non vuole essere una recensione nostalgica su quanto si stava meglio quando si stava peggio e quando una volta qui era tutta campagna. Non sarebbe corretto: è semplicemente una recensione obiettiva, basata soprattutto sul fatto che la gestione è rimasta la stessa, che la ricerca della sede per il nuovo locale è stata piuttosto travagliata, che cambiare zona è sempre rischioso (tanto più in una città in cui la posizione è un elemento chiave) e che, in ultimo, come sempre, le variabili che decretano il successo di un locale sono spesso oscure, ingovernabili, impazzite.
Ambiente e servizio: il nuovo “Alla Ciurma”
Il nome richiama marinanti da letteratura – ruvidi, con vestiti consunti, barba ispida su volti segnati – velieri e galee, ordini impartiti da capitani coraggiosi, tempeste perfette, chiamatemi Ismaele e 20.000 leghe sotto i mari. Botti, legno e odore di vino. Purtroppo, complice un restauro un po’ troppo freddo e la nostra visita fatta in orario aperitivo (in una serata di pioggia e con un paio di avventori oltre a noi), quando invece il locale trova nella pausa pranzo – che immaginiamo più affollata – la sua dimensione ideale, l’atmosfera non è delle più calde.
La carena di una nave appesa all’ingresso e un timone alla parete sono d’aiuto, ma – se possiamo permetterci – il consiglio è quello di aggiungere ancora dei cimeli caratteristici. Indubbiamente, rispetto alla vecchia sede, qui si è guadagnato in termini di spazio: tavolini, bancone e sgabelli consentono comodità e assenza di invadenza. Il bancone è bello ordinato, con tipologie di cicchetto, ingredienti e prezzi ben esposti. E se colori alle pareti e aria nuova non rimandano immediatamente all’idea di osteria vissuta, bisogna dire che il servizio è caloroso, cordiale e gentile. Chi è dall’altra parte del bancone è rimasto lo stesso: non si è smarrito e si fa e si farà voler bene.
I cicchetti Alla Ciurma, bacaro in Venezia
Questa è la parte in cui, per una volta, ci sentiamo di sospendere il giudizio, riservandoci di tornare per assaggiare di nuovo. Siamo convinti infatti che il giorno e l’orario scelti per l’assaggio non abbiano aiutato. Dal bancone – con crostini, cicchetti di pesce abbinati a verdure, di formaggio e verdure, con polpette fritte di carne, pesce o legumi – non abbiamo purtroppo trovato molta scelta (lo ripetiamo, era sera) e probabilmente il tempo aiuterà e ritrovare anche qui la stessa grinta di un tempo.
Abbiamo assaggiato un cicchetto con polpo, pomodorini e rucola, uno con acciuga e pomodori sott’olio e uno con spada affumicato, formaggio fresco e pere. Gli ingredienti sono freschi, ma non risultano amalgamati per restituire quella golosità e quella morbidezza che ci aspetteremmo. Manca qualcosa e l’invito è a risollevarsi e a recuperare la grinta che avevamo conosciuto. I prezzi sono in linea con la media: 1,80 euro a cicchetto, 1,50 euro per un calice.
Come dicevamo, la promessa è di tornare. Per trovare, lo auspichiamo, quel balzo che ci riporti ai livelli di un tempo.
Informazioni
Osteria Alla Ciurma
Indirizzo: Campiello del Spezier 2041, Santa Croce, Venezia
Numero di telefono: 340 6863561
Orari di apertura: chiuso la domenica
Sito Web: non pervenuto (manco la pagina Facebook)
Tipo di cucina: tradizionale, da bacaro veneziano con cucina
Ambiente: informale
Servizio: rapido e cordiale