Variante Omicron e nuove restrizioni, sono ore decisive: alcune delle prossime misure anti-Covid potrebbero riguardare bar e ristoranti, sia lato clienti sia lato lavoratori, vediamo come e perché.
Oggi, lunedì 20 dicembre, è il giorno della “flash survey”, cioè un campionamento rapido e approfondito nelle 24 ore, una fotografia della situazione dei contagi: la variante Omicron si sta diffondendo in tutto il mondo e quindi anche in Italia, bisogna capire quanto e con che velocità. Questo dati saranno poi portati alla cabina di regia e al seguente Consiglio dei Ministri che sono stati fissati per giovedì 23: a ridosso di Natale, quindi, per cui in questo momento pare improbabile, anche se non impossibile, che nuove misure entrino in vigore immediatamente, prima del 25.
Quali sono le misure al vaglio del governo? Se ne sta parlando in queste ore, e le voci si rincorrono. Una possibilità è quella di istituire una sorta di super Green pass rafforzato: ovvero obbligare anche le persone in possesso di super green pass (quindi i vaccinati) a fare un tampone per determinati eventi. Si parla di discoteche, feste di piazza, stadi, ma anche cinema e teatri: sembrano esclusi per il momento i ristoranti e i bar, forse dato il grave impatto che avrebbe una misura del genere a livello economico; anche se c’è già qualcuno che ha fatto notare l’incongruenza dovuta al fatto che nei posti dove si mangia e beve i pericoli sono maggiori dato che si sta senza mascherina.
Un altra misura che potrebbe incidere è l’estensione del super green pass o dell’obbligo vaccinale a determinate categorie di lavoratori, in particolare quelli che operano a contatto con il pubblico. Si pensa in particolare alla pubblica amministrazione, ma non è da escludere che vengano coinvolti lavoratori del settore privato che operano nei locali pubblici, e quindi la ristorazione torna in ballo. Attualmente infatti vige la differenza tra i clienti – che nei ristoranti al chiuso devono avere il super green pass, cioè devono esser vaccinati – e i lavoratori, dipendenti e gestori, cui invece basta la certificazione verde vecchio modello, cioè quella ottenibile anche con il tampone. Vero è che il cliente consuma senza mascherina mentre il lavoratore è sempre tenuto a indossarla, ma la diversità di trattamento è vista da alcuni come una contraddizione.
In definitiva le domande sono: tampone anche per i vaccinati per andare al ristorante? Vaccino obbligatorio anche per i lavoratori della ristorazione? Staremo a vedere.