Chiamatela monomania. Ogni giorno la fissa di scoprire quali piatti italiani si affermano nel mondo ci obbliga a tenere sotto controllo decine di siti internazionali. Sarà accaduto di nuovo? E quale specialità nazionale starà vivendo il suo quarto d’ora di celebrità fuori dai patri confini?
Era successo qualche giorno fa con la ‘nduja, il tipico e piccante insaccato calabrese, spalmata su qualunque cosa sia commestibile in un numero crescente di ristoranti americani.
Buona parte di questo contagio tricolore è attribuibile ai ristoratori che portano all’estero la buona cucina italiana e così facendo promuovono piatti ancora poco conosciuti. Cose più autentiche delle Fettuccine Alfredo, per capirsi.
Anche questa volta siamo negli Stati Uniti, precisamente a New York, dove Quality Italian –ristorante italiano di fascia alta sulla Sixth Avenue– ha aperto da qualche mese uno spin off dedicato soltanto alla carne, Quality Meats.
Quality Italian ha poco a che vedere con il classico ristorante italiano che si trova negli Stati Uniti. Tutto è curato nei minimi dettagli, dai legni dell’arredo alle luci soffuse, dai rimandi post-industriali al lungo bancone con gli sgabelli di design. La critica gastronomica ha già speso parole impegnative, descrivendo Quality Meats come “il futuro delle steakhouse di New York“.
Aiuta una carta ricca di vini italiani, non fossilizzata sui soliti noti come vuole la moda più recente a New York.
Anche il menu è ben assortito, ma come lascia intendere il nome del ristorante il punto di forza è rappresentato dalla carne, con sette varianti di bistecca e soprattutto lei, la cotoletta alla milanese, nelle ultime settimane in testa alle preferenze dei newyorkesi dal palato raffinato (e il portafoglio gonfio).
Chiamata Veal Chop Milanese, è talmente amata che i clienti di Quality Meats sono disposti a sborsare la bella cifra di 46 dollari pur di non privarsene.
Attenzione però, non stiamo parlando delle cotolette alla milanese sottili come una veronica, prese a martellate fino a perdere consistenza per nascondere il sapore sanguinolento che hanno le carni di dubbia qualità.
No, la Veal Chop Milanese è fatta con il manico, ovvero il taglio con l’osso ricavato dal carrè di vitello, più saporito e morbido. Di media altezza (non altissima e con il cuore tenero come quella della trattoria del Nuovo Macello a Milano), ben impanata, fritta nel burro chiarificato e non nell’olio di semi, soprattutto grande, tanto da essere contenuta a stento nel piatto di portata.
In poche parole la migliore cotoletta alla milanese di New York, come sentenzia anche Yelp, il sito di recensioni pubblicate dagli utenti molto popolare negli States.
[Crediti | Link: Dissapore, Eater]