Se da un lato vanno forte le notizie di locali che chiudono per i motivi più disparati (come nel caso recente della chiusura di Filippo La Mantia al Mercato Centrale di Milano per “mancanza di personale” o quella del Sanctuary nella sua sede milanese a causa della partenza “dei lavori per la realizzazione del progetto residenziale che prenderà il posto dello scalo ferroviario di Lambrate”), ristoranti, bar e cocktail bar continuano ad aprire. Come per Roma, anche a Milano non mancano le aperture di hotel e ristoranti d’hotel, ma anche i forni con una vocazione “di quartiere” che portano movimento in un settore fortemente rivendicato dalle nuove generazioni, quello del pane. In questa breve lista, vi presentiamo alcune delle aperture più interessanti di questo inizio 2023.
Clandestino non esiste
A fine gennaio 2023, Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello aprono a Lambrate Clandestino non esiste, la bakery che è anche un progetto collaterale o meglio, uno spin-off di Onest. Al centro della nuova insegna la lievitazione, con due sfornate quotidiane che portano ai clienti di Clandestino non solo profumo ma anche croissant, tartellette, plumcake, biscotti, pagnotte, focacce, sandwich e caffè. Gli architetti Annalisa Grasselli e Matteo Rota (MARG STUDIO) hanno trasformato una storica ferramenta di quartiere in un locale contemporaneo dove spicca il murale firmato da Nico189 che viene ispirato al tema della sostenibilità con la rappresentazione di alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU.
ZAÏA
È il nome della nuova insegna del gruppo Aethos, community internazionale di hotel e club, che ha aperto a Milano a Piazza XXIV Maggio, proprio all’interno dell’hotel Aethos Milano. Nel menu troviamo una proposta trasversale che comprende ricette e ingredienti che attingono dalle storie gastronomiche di diversi paesi del Mar Mediterraneo. In cucina gli chef Luigi Gagliardi e Dario Guffanti hanno creato un menu pensato anche per la condivisione, mentre l’ambiente è progettato dallo studio di architettura Astet Studio.
Canaglia
Inaugura ufficialmente il 3 marzo questo cocktail bar in zona Brenta. Davanti una grande bottigliera ad archi, tre “canaglie” hanno pensato uno spazio dall’impostazione informale dove bere e mangiucchiare dalle 18 all’1 di notte. Nella lista delle bevande, cocktail, amari vini alla mescita e in bottiglia, così come birre alla spina e in bottiglia. Da mangiare tapas sia grandi che piccoli e taglieri da condividere.
Quark Hotel
Dopo una ristrutturazione durata due anni, il Quark Hotel di Milano riapre le porte o meglio, le camere, a partire dal 1 aprile. Dal punto di vista dell’ospitalità, l’offerta sarà quello di una destinazione 4 stelle adatta sia a chi viaggia per lavoro sia ai turisti che si fermano in città, la zona è quella a metà tra Vigentino e Stadera. Per quanto riguarda l’offerta gastronomica, il gruppo Aries che ha in carico l’hotel ha affidato le cucine allo chef Andrea Ribaldone che curerà il ristorante Morbido, un salone per eventi, un lobby bar e un punto dedicato al cibo d’asporto.
InTasca
Come vi abbiamo anticipato, lo chef Giuseppe Molaro del ristorante Contaminazioni di Somma Vesuviana tenta a Milano la strada dello street food: con InTasca a Corso Garibaldi l’idea è quella di portare la cucina napoletana di strada nel capoluogo milanese. Al centro del menu fritti e lievitati, in particolare pizza tonda, pizza fritta e una carta di proposte dalla friggitoria, tra cui frittatine, crocchè e montanarine. Ad accompagnare le ricette c’è una piccola scelta di champagne al calice.
Corteccia
Questo ristorante segna l’arrivo dello chef Cristiano Tomei a Milano. Corteccia è il nuovo indirizzo dello chef dell’Imbuto a Lucca in Corso Europa, vicino Piazza San Babila. “Faremo una cucina saporita e festosa” aveva annunciato Tomei che con apertura sia a pranzo che a cena presenta un menu unico, senza primi, secondi e contorni, con una quindicina di piatti che attingono dall’enciclopedia della grande cucina italiana da assaggiare anche nella versione a degustazione con 5 portate a 100 euro. A chiudere il tutto, una carta dei dessert e dei vini.
Rivoire
Lo storico caffè di Firenze situato in Piazza della Signoria arriva anche a Milano con una prima nuova sede a Piazza Formentini in zona Brera. Il proprietario Carmine Rotondaro ha anche annunciato l’apertura di altri due indirizzi sotto la stessa firma sempre a Milano entro la fine dell’anno, una in Piazza Oberdan a Porta Venezia, la terza di fronte alla Stazione Cadorna. L’ambiente ricorderà le atmosfere storiche del primo caffè fiorentino con decorazioni delle pareti che recheranno immagini di opere rinascimentali e barocche. In menu invece troviamo piatti, cocktail, caffè e la possibilità di assaggiare la cioccolateria che ha reso famoso il Rivoire di Firenze.
Tommys’ Cafe
142 metri quadri di spazio ospitano, da febbraio, il primo caffè targato Tommy Hilfiger del mondo. Si trova a piazza Oberdan ed è un complemento del nuovo negozio del brand di moda che presenta a Milano il suo punto vendita più contemporaneo e all’avanguardia. Il locale, aperto dalle 10 del mattino alle 10 di sera, coprirà un’offerta molto variegata che va dalla colazione alla cena, passando per caffetteria, brunch e cocktail. A curare la proposta gastronomica, la società di catering Zerobriciole. A fare la differenza, oltre la contiguità con il negozio di moda, la presenza di opere d’arte di fama internazionale esposte nel caffè, come “I Love Italy” di Mr. Brainwash, il vinile personalizzato “Start Me Up” di John O’Hara, “Eroded Brillo Box” di Daniel Arsham e l’opera “Campbell’s Soup Cans” di Andy Warhol, donata personalmente da Tommy Hilfiger al negozio di Milano.
Verso
Da citare in questa breve ricognizione dei nuovi locali milanesi, l’apertura di Verso dei due fratelli Mario e Remo Capitaneo. Il locale è costruito su un gioco di tavoli, 28 coperti, che si dislocano su tre aree diverse, a stretto contatto con la cucina. Il contesto è quello di Piazza Duomo, in menu troviamo un percorso a degustazione da sei portate a 130 euro, oppure la possibilità di ordinare una decina di piatti alla carta.
Il Bar
Dopo Piazza Duomo, Via Roma e Piazza San Domenico Il Bar arriva anche a Via Mercato 28, in zona Brera, con il primo locale di questo tipo direttamente su strada. La proposta dei drink del locale che fa parte del gruppo Obicà Mozzarella Bar, è curata da Oscar Quagliarini che porta una selezione speciale di otto drink nella cocktail list “”Grimonium”, costituita da otto cocktail che evocano i poteri delle piante associandoli alle emozioni. Vicino ai cocktail signature anche cocktail classici italiani, champagne cocktail, cocktail analcolici e distillati selezionati da Oscar Quagliarini, e una carta di vini italiani e francesi, bollicine Italiane, champagne e birre. Da mangiare invece, due menu, uno per il pranzo e uno per la cena, con piatti internazionali e una vera e propria degustazione di sandwich. Ogni sabato e domenica, dalle 11 alle 16 c’è invece il brunch con diverse formule per mangiare e bere.
Arca
Per una volta l’espressione “locale polifunzionale” ci pare calzante, perché Arca ospita artisti di vario genere nei suoi spazi, non solo ristorazione. In questo ambiente ultra futuristico si può venire per ascoltare musica, ma anche per bere e mangiare. A disposizione dei clienti c’è un menu del brunch, uno per il “business lunch”, quello della cena, dalle 20 alle 23, e infine quello dei cocktail con una lista di signature drink, due twist sui classici e due drink analcolici.