In collaborazione con carta di credito Hybrid di UBI Banca.
La video guida dei ristoranti di Milano che presentiamo oggi comprende soltanto 4 tappe. Come per Roma, sono consigli non scontati su dove mangiare, bere e divertirsi per chi ha 24 ore piene da dedicare alla visita del capoluogo lombardo.
Non ci sono attrazioni famosissime come Cracco, Berton o una delle tante incarnazioni culinarie di Enrico Bartolini, ma posti per chi cerca qualcosa di diverso da fare rispetto ai soliti giri gourmet.
Siamo stati nei 4 locali grazie alla collaborazione con carta di credito Hybrid di UBI Banca, che ci ha permesso di sostenere le spese necessarie rateizzando i singoli acquisti, con la possibilità di scegliere il numero di rate adatto a noi, anche dall’app dell’internet banking.
COSA:
Pâtisserie des Rêves
DOVE:
Corso Magenta, 7 (Cadorna)
QUANDO:
ore 9:00
€€€:
Caffè e cornetto: 3,50€; cappuccino 2,80 €; monoporzione: paris-brest a 4.90€, saint-honoré 6,90€.
Adattamento milanese della “pasticceria dei sogni” di Philippe Conticini, uno dei più grandi pasticcieri francesi, nota per l’iconica verrine, la grande tavola che espone deliziose paris-brest, millefoglie e saint honoré in miniatura sotto campane di vetro refrigerate.
Il consumo passa attraverso il bancone con esposizione di viennoiserie e croissant, senza dimenticare la zona salon de thé, dove pochi piccoli tavoli consentono di gustare pause pranzo e merende raffinate.
— Ambiente: ricorda una galleria d’arte con le torte esposte e illuminate come oggetti preziosi.
— Adatto a: Risvegli romantici, pause pranzo raffinate, aperitivi con contagiosi spuntini salati.
COSA:
D’o
DOVE:
piazza della Chiesa, 14 (San Pietro all’Olmo, Cornaredo)
QUANDO:
ore 13
€€€:
Menù degustazione: 32€ per 3 portate, 75€ per 6 portate, in entrambi i casi vini esclusi. Alla carta: 50€.
A sentire Davide Oldani è una casa, con la suddivisione in zone che non si fatica a riconoscere: cucina, tinello, soggiorno, salotto, galleria, veranda, cantina e studio.
Se lo spostamento rispetto alla sede iniziale è stato piccolo –all’incirca 100 metri– l’ambiente di design con grandi trasparenze verso l’esterno, integrate con la piazza del paese, ha reso il ristorante diverso. Non c’è più il pranzo d’autore a 11,50 euro, ma il rapporto prezzo/felicità è ancora all’insegna della cucina pop e conveniente.
— Ambiente: ampio, comodo, rilassante: funzionalità e design vanno a braccetto.
— Adatto a: chi non teme di fare qualche chilometro in più per appagare l’occhio e colpire il palato.
COSA?
Champagne Socialist
DOVE:
Via Lecco, 1 (Porta Venezia)
QUANDO:
ore 19
€€€:
Vini al calice da 3,50€, in mescita 5/7€, bottiglie da 9,50€
Aperto The Botanical Club (più un altro paio di locali a Milano) Alessandro Longhin e Davide Martelli ripetono la magia con un’enoteca che fa esclusivo assegnamento sui vini naturali, o come li chiamano loro: “raw wine“.
Nome geniale, muri scrostati, quasi 500 etichette di vino vivo, 10/15 vini in mescita ogni sera, prezzi come quelli d’asporto con l’aggiunta di 5 euro per il consumo sul posto. E da mangiare? “Scatolame servito senza fronzoli” (leggi: raffinate conserve di pesce). Facile prevedere il successo di quest’altro piccolo capolavoro di imprenditoria e comunicazione.
— Ambiente: brutale e raffinato, socialist sì, ma con stile.
— Adatto a: chi vuole sfuggire l’esperienza spesso maliconica dell’enoteca per un posto in cui stare bene e riscoprire il piacere di bere vini appassionanti.
Cosa?
Trippa
DOVE:
via Giorgio Vasari, 3 (Porta Romana)
QUANDO:
ore 21
€€€:
Antipasti 11€; Primi 11€; Secondi 17€; Dolci 6,5€.
Verace nel vecchio senso del termine, ma il calcolato piglio contemporaneo eviterà di farvi sentire dall’antiquario invece che in trattoria.
Cucina maschia, che sa picchiare duro e anche regalare un fiore: come quel bel tenebroso che piaceva a tutte ai tempi del liceo e che poi scoprivi essere anche dall’animo gentile.
— Ambiente: intimo e raccolto, con il fascino della vecchia Milano e molte malizie hipster, cuoco compreso.
— Adatto a: chi ama la combinazione cibo popolare, e spesso introvabile altrove a Milano – prezzi piccoli (chi non l’ama?).
Carte “Hybrid” riservate a consumatori emesse da UBI Banca Spa. Concessione e massimali di spesa a discrezione della Banca. Le carte sono emesse con rimborso mensile a saldo, con possibilità di rateizzare i singoli utilizzi contabilizzati nel mese se di importo tra 250 e 5.000€ (nei limiti del massimale di spesa) in 3, 5, 10, 15, 20, 25 rate mensili con l’applicazione di una commissione predefinita sulla base di importo e numero di rate. Limiti al numero di rate disponibili a seconda dell’importo.
App UBI Banca riservate ai titolari di Qui UBI e UBI Pay con conto di regolamento presso UBI Banca, disponibili per smartphone iOS, Android e Windows Phone, aventi le caratteristiche tecniche indicate sui rispettivi app store e sul sito ubibanca.com. Condizioni contrattuali delle carte Hybrid, di Qui UBI, UBI PAY e degli altri servizi, nei fogli informativi o nella documentazione precontrattuale presso le filiali UBI Banca e su ubibanca.com. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.