Gli addetti ai lavori mi hanno sempre detto che il miglior pesce d’Italia non si trova, come si potrebbe pensare, in qualche località marittima o a distanza ravvicinata dalle coste: sta invece “dove ci sono i soldi“, e a Milano pare ne girino parecchi.
Almeno al mercato del pesce, dove ogni giorno arriva la miglior scelta di pesce azzurro, crostacei, molluschi: in due parole, il miglior pesce disponibile in Italia.
Da qui a dire che in tutti i ristoranti con proposte marittime in città si mangi solo il “top del top“, espressione detestabile ma che fa molto milanese imbruttito, ne nuotano di simil-pantegane nel naviglio.
E’ certo però che l’offerta dei locali specializzati nel pesce si è fatta eclettica affrancandosi dalla consunta trattoria con il Golfo di Sorrento tristemente dipinto sulle pareti. Svecchiato è anche il modo di godere dei sapori di mare, oggi a Milano si sprecano modi nuovi e informali: pesce d’asporto, in piedi e da passeggio o scelto direttamente dal banco.
1. Pescaria, il caso del panino alla moda
Via Nino Bonnet, 5 – Milano
Direttamente da Polignano a Mare alla metropoli, Pescaria è il caso dell’anno. Code chilometriche, gente accampata fin dai primissimi giorni dall’apertura, “non l’hai ancora provato?” e il sentirsi subito out.
Il format è semplice: pesce fritto e panini di pesce, tra i quali quello con il polpo fritto sembra già diventato il nuovo must dell’autunno/inverno (con cicoria aglio e olio, mosto cotto, ricotta e pepe, salsa alle alici).
E poi ci sono quelli con tartare di tonno e di salmone, oppure quello ai gamberoni con stracciatella, pancetta, spinaci, chips di patate e ketchup affumicato.
Nel reparto fritti, insieme ai grandi classici come la paranza, ci sono anche le cozze fritte. Ai posteri l’ardua sentenza sul locale di pesce più alla moda di Milano (per ora).
2. Shi’s, la risposta giapponese al panino di pesce
Via Urbano III, 3 angolo via Celestino – Milano
Nouvelle vague del ristorante giapponese, proposta rinnovata per stare al passo con i trend milanesi che, si sa, cambiano alla velocità della luce.
E’ così che Shi’s, dopo le sedi di Udine e Pordenone, è sbarcato a Milano e, tra le classiche ricette del Sol Levante che ormai ci sono famigliari come lo spaghetto della trattoria, ha inserito nel menu delle piccole, minuscole (direi quasi bonsai) opere di gastronomia fusion quali i mini-burger.
Tartare di salmone, avocado, philadefia, panko, oppure con sashimi di tonno, avocado, mayo Shi’s e sesamo nero, o ancora con salmone in tempura, avocado, phila, salsa teriyaki, riso soffiato.
3. Brutti di mare, molluschi made in Milano
Piazzale A. Cantore 3 – Milano
Ha aperto da poco, auto-candidandosi a diventare il tempio milanese del mollusco. Sì, perché qui c’è solo l’imbarazzo della scelta tra i “brutti” di mare, in primis le cozze, ma anche vongole, fasolari, ostriche.
Nulla di nuovo, dite? Momento prego, un’assoluta novità sulla piazza meneghina è che il bistrot abbia al suo interno un vero e proprio centro di depurazione dei molluschi.
Crescono nelle vasche del piano di sotto e poi si degustano al piano di sopra facendo fare loro una strada brevissima, dalla vasca, alla cucina, direttamente al piatto.
4. I pesciolini, a domicilio limone-free
Corso di Porta Romana, 51 – Milano
Quante volte avete detestato quello spicchio di limone messo nel piatto accanto al vostro carpaccio di pesce spada? Quante volte, cosa ben peggiore per chi si ritiene purista, si è trovato il limone già spremuto sul piatto?
Da I Pesciolini non succede e non succederà, visto che qui il limone non è contemplato per scelta e per statuto.
Potete mangiare in loco, oppure scegliere di ordinare e farvi arrivare il plateau direttamente nella cucina di casa.
Tutto pesce rigorosamente non d’allevamento, ma pescato: se siete fortunati potete anche capitare nel periodo giusto per assaggiare i percebes della Galizia.
5. Lovster, astice LOL
Via Caretto Aminto, 4 – Milano
Torniamo inesorabilmente al panino in salsa marittima. Nella commistione gastronomica di ricette e usanze provenienti da tutti i continenti, che a Milano trovano terreno fertile e schiere di bocche affamate, da qualche tempo ha fatto capolino anche il lobster roll, sbarcato direttamente dal Maine.
Da Lovster, manco a dirlo, il filo rosso è quello dell’astice, in ogni salsa, con ogni contorno, persino dentro al sandwich come tradizione americana comanda.
Stessa sorte anche per il mitico blue crab che, vi piaccia o meno, può avere la stessa sorte e finire in mezzo a due fette di pane.
6. Spadari, aperitivo in pescheria
Via Spadari, 4 – Milano
Indirizzo e format ormai storici: a Milano, prima o poi, se amate il pesce da qui ci siete passati o ci passerete. Stagione dopo stagione, questo posto è diventato una sorta di cult, come accade a quelle pasticcerie storiche col fascino inalterato del bancone sempre identico a se stesso da 100 anni, e coi baristi vicini alla mummificazione.
Da Spadari, oltre ai piatti della pausa pranzo per tutte le tasche, la cena un po’ più pettinata e che sale di livello (e prezzo), il mercoledì è il giorno dell’aperitivo. Di pesce, naturalmente.
Si beve e si assaggiano crudi, cotti e fritti: di tutto un po’. Di certo di qualità.
7. Panini di mare, il fishkebab è tra noi
Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese – Milano
Che il neo-trend del panino a base di pesce la faccia da padrone lo abbiamo capito. Che tra le mille versioni ci sia anche in fishkebab era più difficile da prevedere. E invece.
Eccolo qui in versione gambero, polpo, calamaro e sgombro. Tutti insieme, naturalmente, passati alla pressa e poi messi nel vostro panino per la gioia degli sperimentatori più arditi.
Arrivato da poco in città, con meno clamore del suo fratellastro Pescaria, Panini di mare crediamo possa essere uno dei protagonisti della stagione gourmet milanese.
8. Tutti fritti, spuntini di mare notturni
Corso di Porta Ticinese, 18 – Milano
Metti di essere colto da un’impellente voglia di pesce fritto. Metti che alle due di mattina, quando ormai la metro è chiusa da un pezzo e l’aperitivo fuori tempo massimo ti ha portato alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare per salvaguardare la tua incolumità, dicevamo metti di imbatterti in un locale che resta aperto fino alle 3 di mattina (“solo” fino alle 2 in settimana) e che offre il fritto, di qualunque cosa si tratti.
Da Tutti Fritti si può scegliere tra gamberi, merluzzo e calamari: tutti rigorosamente in pastella (ce ne sono 4 diverse, dal panko – il pangrattato alla giapponese – alla tempura).
E poi, fiumi di birra artigianale.
9. Il Pescetto, pescheria, ristorante o self-service?
Via Alessandro Volta, 9 – Milano
Potreste rimanere un po’ confusi, non capendo bene se vi trovate in una pescheria, in un ristorante o in un self service. In realtà, stordimento iniziale a parte (“e adesso dove mi metto? Mi devo alzare? Devo andare a prendermi il piatto?”) tutto andrà liscio.
Dovete solo scegliere dal banco pescheria cos’avete voglia di mangiare, la quantità e il tipo di cottura: alla griglia, naturalmente fritto, in padella, magari con un po’ di olio e peperoncino.
Poi mettetevi seduti, pronti a scattare quando dalla cucina arriveranno inequivocabili segnali che è arrivato il vostro turno.
In base ad un piccolo menu del giorno, potrete anche scegliere qualche piatto più “cucinato”, o optare per qualcosa di crudo. Semplice, informale, buono: decisamente promosso.
10. Pacifico per il ceviche
Via della Moscova, 29 – Milano
L’altro modo di mangiare pesce a Milano. Potremmo definirla la terza via: dopo lo strapotere autoctono della versione di casa (o quantomeno mediterranea), e la colonizzazione sushi-style dei locali giappo-milanesi, in città è arrivata anche la versione centroamericana del piatto di pesce: il ceviche.
Diversi sono i ristoranti e bistrot che lo propongono, ma una delle versioni più apprezzate (e anche un po’ riviste in chiave moderna) è quella di Pacifico.
Pesce crudo e marinato, in diverse versioni e ricette: da provare.
[Crediti | Link: Dissapore, immagine di copertina: We Are Lovers, altre immagini: milano life, mangiaebevi, eat milano]