Siamo stati a La Tavola a Laveno Mombello, ristorante una stella Michelin presso l’hotel Il Porticciolo: ecco com’è, il menù e i prezzi del ristorante.
Quando ti approcci a un ristorante così, talmente affacciato sul lago da poter sentire lo scrosciare dell’acqua mentre mangi in terrazza, ti aspetti di trovare un menu al cento per cento a base di pesce locale, appena pescato nel Lago Maggiore.
È a questo che ci ha abituato la filosofia del chilometro zero, ma non solo: siamo convinti che questo sia il miglior modo di mettere nel piatto la bellezza che c’è qua intorno, caratteristica distintiva sia dell’hotel Il Porticciolo sia del ristorante (una stella Michelin) La Tavola di Laveno Mombello.
Quindi, ammirando dalle grandi vetrate della struttura il panorama, pronti a fare la conoscenza della cucina del giovane chef Riccardo Bassetti (classe 1982), dobbiamo ammettere di essere rimasti un po’ perplessi nel trovare, come prima proposta del suo menu, un crudo di gambero rosso di Sicilia.
Che cosa ci fa il gambero rosso di Sicilia sul lago?
Prima di chiedere delucidazioni allo chef noi, che siamo come San Tommaso, lo abbiamo voluto assaggiare quel gambero. E lì, in effetti, abbiamo capito che una divagazione di qualche centinaio di chilometri, in una carta che per il resto parla tanto di territorio, ci poteva anche stare.
Al netto delle divagazioni filosofiche, quel piatto (vincitore del Sina chefs’ cup contest 2018) è davvero buono. Una preparazione fortemente tecnica, che usa l’intero gambero (il corpo in tartare, le zampe e le antenne in frittura, la corazza e la testa che si trasformano in “carta di crostacei”) e restituisce un piatto gustoso, immediato, apparentemente semplice.
È forse questa la caratteristica distintiva più evidente dello chef Bassetti: la sua è una cucina fatta di preparazioni, di abilità, di tecniche magari complesse (così come vuole la scuola francese, a cui Bassetti si è in parte formato) ma il risultato appare, agli occhi e al palato di chi mangia, facile.
Il ristorante, cosa si mangia, quanto si spende
Il ristorante, al piano interrato dell’hotel Il Porticciolo, è davvero scenografico: si mangia letteralmente a bordo lago, o all’interno con una vista spettacolare o, nella bella stagione, sulla terrazza esterna, ambitissima da tutti i clienti in gita romantica. L’accoglienza è calorosa, come si confà a un ristorante che, seppur arrivato tra le pagine della Rossa, continua ad avere una conduzione familiare.
Mangiare alla Tavola ha un costo adeguato a un ristorante una stella Michelin: tre proposte di degustazione (quattro portate a 59 euro, 6 portate a 79 euro, otto portate a 109 euro) che permettono al cliente di pescare ciò che più preferisce dalla carta (tranne nella formula più estesa, che lascia carta bianca allo chef).
Il menu, che cambia stagionalmente, “rimedia” alla divagazione siciliana già dagli amuse bouche, con un tarama (una crema di uova di pesce e formaggio bianco, tipica della cucina romena) in cui le uova di trota sono lasciate intere e scoppiettano in bocca. Si può proseguire poi con due antipasti, il crudo di gambero rosso di Sicilia di cui sopra o il toast di pesce di lago con ostrica cotta, crauti rossi e tahina, forse il piatto meno diretto e immediato che abbiamo trovato in carta.
Tre i primi proposti: gnocchi, calamari, champignons, cipolle borretane e capperi; spaghetti dai sapori iodati, olio all’aneto e neve di rafano (un’interessante rivisitazione del classico spaghetto alle vongole); risotto agli asparagi, animelle e salsa americana.
Tre piatti in carta anche fra i secondi: lucioperca al burro del suo fumetto, lattuga e fondo di cipolla; ho preso uno storione e ne ho fatto un cono (divertente cono di pesce ripieno della classica farcia del pesce di lago); agnello, pecorino, santoreggia e rucola selvatica.
Alla carta la formula continua a lasciare spazio all’iniziativa del cliente: un antipasto a scelta dal menu costa 24 euro, stesso prezzo per un primo piatto a scelta; mentre un secondo costa 35 euro.
Indirizzo: via Fortino, 40 – 21014 Laveno Mombello (VA)
Orari: 12.30-13.45 e 19.30-21.30, su prenotazione. Chiusura settimanale martedì e mercoledì.
Telefono: 0332 667257