In India, Papada Vada è andato oltre la doggy bag, la confezione per portare via dai ristoranti i resti della cena.
Fuori dal locale, a Kochi, grande città portuale nello stato federale del Kerala, è spuntato un frigo. Obiettivo: riempirlo costantemente di cibo, in modo che i poveri e quelli che ne hanno bisogno possano approvigionarsi a ogni ora del giorno. Senza chiedere nulla, senza pagare nulla.
L’idea è di Minu Pauline, 28 anni, proprietaria del Papada Vada, un noto ristorante cittadino che serve anche tè.
“Una notte ho visto una senzatetto svegliata dalla fame che frugava tra la spazzatura in cerca di cibo. Ho pensato subito ai tanti avanzi del Papadavada, a come avrebbero potuto sfamarla“.
Pochi giorni dopo un grande frigo da 420 litri è comparso fuori dal suo ristorante. Per Minu, che lo rifornisce con 70/80 pasti al giorno ben etichettati, è Nanma Maran, l’albero della vita.
Anche i cittadini di Kochi che possono permetterselo sono stati invitati a donare pasti, scrivendo nella confezione la data di scadenza affinché la qualità del cibo sia sempre sotto controllo.
“I soldi sono nostri, ha detto Minu all’Huffington Post, ma le risorse appartengono a tutti. Questo è il messaggio che vogliamo trasmettere. Puoi sprecare i tuoi soldi, ma se lo fai con le risorse, sprechi un bene che appartiene alla società“.
[Crediti | Link: Huffington Post]