Siamo stati Idylio a Roma, il nuovo ristorante di Francesco Apreda al The Pantheon Hotel, 5 stelle nel cuore del centro storico. Sarà aperto al pubblico da Martedì 23 Aprile, ma siamo già in grado di dirvi com’è, cosa si mangia e quanto costano i piatti del menù.
Lo chef di origini campane, ben noto al pubblico di Roma dopo 16 anni investiti alla guida dell’Imàgo presso l’hotel Hassler di Trinità dei Monti, ha trovato sinergia con la catena di boutique hotel Tridente Collection inaugurando la nuova collaborazione.
Per Tridente Collection Apreda sarà, oltre che capo di cucina presso la struttura di via Santa Chiara, Chef Ambassador; con l’incarico di consacrare l’incontro tra hôtellerie di prestigio e alta cucina, creando una personalità gastronomica univoca per ciascuno degli hotel del gruppo.
Al timone della corporate alberghiera i fratelli Emidio e Francesco Pacini e Andrea Girolami, che così hanno introdotto in occasione della presentazione del ristorante alla stampa la scelta di Apreda come incarnazione della necessaria liaison tra il mondo dell’ospitalità d’eccellenza e l’alta cucina: “Siamo convinti che l’hôtellerie, qualificante biglietto da visita di una capitale mondiale come Roma, debba trovare nella proposta gastronomica un elemento di preminente valorizzazione dell’unicum ricettivo”.
In una sala fortemente scenografica, perfettamente inserita nel décor della struttura che lo contiene, Idylio – aperto solo a cena, dal Martedì al Sabato – porta in scena il bagaglio esperienziale dello chef con piatti che incarnano l’evoluzione storica della sua cucina, snodandosi tra Roma, Londra e suggestioni pan-asiatiche.
Palpabile quanto comprensibile l’emozione per la nuova sfida negli occhi e nelle parole di Apreda: “L’emozione e gli stimoli per l’avvio di questo nuovo progetto sono fortissimi. Si tratta di un momento di svolta della mia carriera e di un nuovo punto di inizio del mio percorso professionale e umano. Il feeling con la proprietà e con tutta la nuova squadra è totale e sono convinto che questo rappresenterà il plus necessario per offrire il massimo ai nostri ospiti. L’obiettivo è quello di uscire dagli schemi, di sorprendere, ma al tempo stesso di far sentire chiunque a proprio agio: una ricerca del giusto equilibrio tra comfort e fantasia.”
Ai fornelli una brigata di 11 elementi, con Apreda affiancato dal suo “secondo” storico Francesco Focaccia in qualità di head chef, dal sous chef Luca Caporilli, da Edvige Simoncelli a capo del servizio pasticceria. La sala, nella quale troveranno spazio appena venticinque coperti, sarà invece coordinata da Alessandro d’Andrea.
Sarà possibile scegliere tra tre menu degustazione: l’Inside the Pantheon (sei portate, 120 euro) è dedicato alla romanità, con ricette d’ispirazione tradizionale capitolina colte nel loro respiro più internazionale.
Tra i piatti presenti la Vignarola in Viaggio, in cui l’insalata tiepida della tradizione romana si arricchisce di un curry giallo al latte di cocco; o i Raviolini di quaglia alla Carbonara, bottoni ripieni con sfoglia di guanciale, cremoso di tuorlo d’uovo, spuma di pecorino.
L’Iconic Signature by Apreda (140 euro per 7 portate) colleziona i classici dello Chef, con in risalto il doppio umami del Cappellotto di Parmigiano e brodo di tonno (tortello ripieno di spuma di Reggiano 36 mesi, servito in un dashi ad alta concentrazione di katsuobushi e guarnito in Primavera di fave fresche e fagiolini – mostrato nella foto in una versione puramente dimostrativa, già scombinata dal cucchiaio e da un paio di bocconi).
Il percorso completo Seasons at the Pantheon (160 euro, 8 portate) intende interpretare le stagioni e il loro incontro filosofico/culinario con il nuovo corso di Apreda inaugurato in via di Santa Chiara.
Presenti nella selezione stagionale fin dall’apertura il Risone all’acqua di polpo e rafano (risottato in acqua di polpo, con stracotto di polpo e kren grattugiato) ed il Rombo al tè nero, granseola e piselli (filetto di rombo arrosto, cannolo di gel di granseola ripieno della sua polpa, vellutata di piselli).
Una carta dei vini contenente più di 600 etichette italiane ed estere include i capisaldi più classici dell’alta ristorazione passando però per produttori di ricerca, con chicche talvolta meno note al grande pubblico; ed è completata da un’offerta di mixology con cocktails pensati appositamente per coadiuvare i piatti.
Completa l’esperienza la magnifica terrazza sui tetti di Roma, al sesto piano dell’hotel, dalla quale sarà possibile per gli ospiti godere, in fase di aperitivo o dopo cena, di una vista dall’atmosfera impareggiabile.