Rincari di gas e luce, costi dell’energia alle stelle, bollette esorbitanti: fino a qualche giorno fa era solo teoria. Ma quando il conto salato arriva, nero su bianco, sul tavolo del ristorante, è tutta un’altra cosa. Sul tavolo del ristoratore, per la precisione: in queste ore sta facendo il giro dei social una foto postata su Facebook da Simone Padoan, titolare della pizzeria veneta I Tigli e noto per essere tra i padri fondatori della pizza gourmet.
https://www.facebook.com/SimonePadoanOfficial/posts/3114022238844779
Il senso è: qui o aumentiamo i prezzi o chiudiamo – e probabilmente entrambe le cose. Certo trattandosi della pizzeria che probabilmente ha i prezzi più alti d’Italia (una margherita 25 euro, le altre mediamente sopra i 30, punte fino a 48 euro), questo fa seriamente temere che verranno infranti nuovi record. Ma battute a parte, il problema sussiste ed è grave. Era annunciato da mesi infatti che il 2022 avrebbe visto generalizzati rincari nel costo della materia prima energia: 55% in più per l’elettricità e 41% in più per il gas, si diceva. Ora sta succedendo, e sotto al posti di Padoan si affollano i commenti dei colleghi.
Sono pizzaioli come Ruggero Ravagnan di Grigoris a Mestre – che risponde colpo su colpo con la foto della sua bolletta e parla di rincari del 300% – ma anche chef come Giacomo Caravello del Belìce, già sous chef dello stellato Signum a Salina. Sono nomi noti al pubblico o agli addetti ai lavori, ma anche artigiani come tanti, quelli che costituiscono il corpo grosso della ristorazione quotidiana in Italia. E tutti dicono la stessa cosa: così non si va avanti.
Lo confermano anche i freschi dati di Confesercenti, derivati dalle bollette delle aziende alle quali l’associazione di categoria fornisce la propria consulenza in materia di contabilità: sono dati diretti quindi, non elaborazioni o deduzioni. I bar in media pagano di energia elettrica 1000 euro contro i 600 del 2019, non considerando il dato falsato del 2020 in cui ci sono stati i periodi di chiusura; i ristoranti 2300 euro contro 1400 (energia elettrica) e 2100 euro contro 1200 (gas); gli alberghi 21.000 euro contro 6.000 (energia elettrica).
Lo stesso Padoan parla di 14 mila euro in più all’anno. Ma non sarà qualche conguaglio? Il dubbio è venuto anche a un contatto del pizzaiolo, che si è fermato a commentare: guardate che gli aumenti scattavano dal 1 gennaio 2022, mentre nella foto si vede che la bolletta è di da pagare ora, ma è relativa ai consumi di ottobre 2021. Peggio mi sento, verrebbe da dire: perché significa che la vera mazzata deve ancora arrivare.