Anche a Bologna negli ultimi anni sono stati aperti diversi ristoranti cinesi che hanno portato in italia la cucina della regione del Sichuan, una delle province più popolose della Cina meridionale che conta circa 90 milioni di abitanti. Alcuni conosceranno l’omonimo pepe, dal gusto agrumato e balsamico, ma oltre a questa spezia, il Sichuan è famoso per la ricca tradizione culinaria piuttosto diversa rispetto allo stile cantonese a cui siamo stati abituati dai classici ristoranti cinesi fin dagli anni ottanta: per intenderci farete fatica a trovare il solito riso bambù e funghi e il pollo alle mandorle.
Le differenze più evidenti sono che la cucina del Sichuan fa un ampio uso di tagli non convenzionali derivanti dal “quinto quarto” come intestini, trippa, rognoni e zampe di una serie piuttosto ampia di animali da allevamento, inoltre abbonda nel peperoncino -a volte anche dell’aglio- per la felicità di chi ama i gusti decisi. Questi locali mantengono spesso l’impostazione del classico ristorante cinese sia per il servizio, composto da tanti piatti da condividere senza una rigida successione, che per i prezzi piuttosto contenuti.
Gusto Chengdu, che prende il nome dalla capitale del Sichuan, si trova in pieno centro, a pochi passi dalle due torri, all’inizio dell’ex ghetto ebraico di Bologna. Se si esclude la saletta con il grande tavolo tondo capace di ospitare una dozzina di persone, il resto del locale si sviluppa in un unico ambiente piuttosto sobrio decorato con alcuni mascheroni cinesi variopinti.
Il personale, come nella migliore tradizione, è gentile ma sbrigativo e non sempre parla perfettamente l’italiano. La scansione del menu è piuttosto classica e prevede antipasti freddi, spuntini (antipasti caldi) piatti a base di spaghetti e riso, secondi di carne e pesce e alcune specialità della cucina locale.
Tra le bevande, oltre alla classica birra cinese, ne troverete un paio piuttosto inusuali come il latte di cocco e quello di soia: è piuttosto comune vedere i cinesi pasteggiare con questi grandi bicchieri di liquido bianco e il mio consiglio è di provarli, anche per smorzare la sensazione di piccante di molti piatti. Personalmente non amo il latte di soia (non amo è un eufemismo) ma quello di cocco trovo che si sposi benissimo con questa cucina.
Tra gli antipasti freddi dovete provare le orecchie di giuda piccanti (8 euro), ma non fatevi intimorire dal nome, sono funghi cinesi che vengono coltivati sui tronchi degli alberi e hanno una piacevole consistenza carnosa, mentre, chi vuole qualcosa di insolito può provare la trippa piccante (8 euro) o le zampe di pollo al peperoncino (7 euro).
Di recente sono stati inseriti in carta alcuni piccoli spiedini che vengono cotti alla griglia con una grande varietà di ingredienti, dai ciuffi di totano, alle uova di quaglia, passando per melanzane e radice di loto (da 1 a 5 euro) che sono davvero simpatici da spizzicare, anche se di solito arrivano dopo gli altri piatti.
Tra gli antipasti classici si trovano gli involtini primavera e i ravioli di carne o gamberi che però deludono e si piazzano sotto la media rispetto ai comuni ristoranti cinesi. Anche il riso saltato, come il classico con le verdure (5 euro), è un po’ anonimo e va bene per accompagnare gli altri piatti, mentre è indispensabile ordinare il riso in bianco (1,50 euro) da alternare ai bocconi delle varie pietanze.
Molti dei frequentatori vengono qui per assaggiare due tipiche specialità del Sichuan, ovvero le preparazioni in botte e la cosiddetta scodella di fuoco. Tutte e due prevedono un servizio particolare: nel primo caso la portata è servita all’interno di una piccola botte di legno sul cui fondo sono adagiati piccoli sassi caldi che servono per mantenere la temperatura. Il piatto, piuttosto brodoso di solito non è piccante e si può scegliere in varie versioni, dal vitello (9 euro), ai gamberi (12 euro) fino ai rognoni di maiale (estremamente delicati, 7 euro) e al cavolfiore dal sapore piuttosto neutro (7 euro).
Ancora più coreografica è la scodella di fuoco in cui viene portata in tavola una padella a due manici in tavola riscaldata da una fiammella sottostante che continua a cuocere il cibo. Di solito questa preparazione è cosparsa di peperoncino che, sebbene non sia dei più potenti e presenti delle piacevoli note fresche, rende il piatto piuttosto piccante. Ottimo l’intestino di maiale, taglio che da noi viene utilizzato molto raramente in cucina (9 euro), i ciuffi di totano (9 euro) e le melanzane saltate con aglio (6 euro) un po’ untuose, ma molto saporite
Al di là di queste particolari portate, sono da segnalare le eccezionali costine imperiali piccanti (12 euro) e l’agnello saltato piccante (10 euro) dallo spiccato aroma di coriandolo. Se ci avete preso gusto, tra le verdure potete prendere i peperoni saltati che assomigliano un po’ ai friggitelli nostrani, con la differenza che sono la variante piccante, niente di inaffrontabile sia ben chiaro, ma il livello è comunque impegnativo. Altra specialità da provare è il pollo alla kungbao, servito con arachidi e peperoncino, uno dei piatti nazionali della regione del Sichuan.
Una notazione meritano le zuppe che hanno la particolarità di essere enormi, per cui mettete in conto di condividerle. Non male la zuppa agropiccante (5 euro), mentre ricordo quella ordinata qualche tempo fa con testa di branzino e tofu (6 euro): un litro di brodo di pesce leggerissimo con un paio di teste di pesce da spolpare e qualche cubetto di tofu. Non ho ripetuto l’esperienza, ma per gli amanti del genere potrebbe essere interessante.
La varietà dei piatti proposti, alcuni davvero inusuali, fa consigliare Gusto Chengdu per una cena fra amici in cui provare qualcosa di diverso a un prezzo davvero contenuto, quasi impossibile da strappare per un menu tradizionale bolognese in centro città.
Opinione
La cucina del Sichuan ha sempre più estimatori e in questo ristorante troverete alcune delle specialità più rappresentative, come le pietanze saltate in botte e nella scodella di fuoco. Se amate il piccante e le frattaglie è il posto giusto per voi, ma ci sono molti altri piatti per accontentare un po’ tutti. Ideale se volete passare una serata tra amici senza spendere troppo.
PRO
- Grande varietà di piatti che accontenta molti gusti. Ottima scelta anche sul lato vegetariano
- Si possono trovare tagli di carne e abbinamenti interessanti
- Se vi piace il peperoncino è il vostro locale
- La cena è alla portata di tutte le tasche
CONTRO
- A volte le pietanze sono eccessivamente unte
- Il servizio lascia un po' a desiderare