Puntuale, come tutti gli anni, la Guida Michelin 2017 per i ristoranti di Gran Bretagna e Irlanda è arrivata, e con netto anticipo su quella italiana.
Presentata nei giorni scorsi, ha visto un totale di 147 ristoranti a cui è stata conferita una stella, 21 nuovi ristoranti con due stelle e 4 cucine che hanno guadagnato l’ambitissima tripletta.
Le new entry, invece, sono 18: 17 con una stella e 1 con due.
Un bottino modesto ma, a quanto pare, combattuto: gli ispettori della guida anglo-irlandese hanno visitato la bellezza di 2.144 ristoranti (se “poveri” o “beati loro” bisognerà concordare) prima di dare conferme e dispensare nuove stelle. L’intera lista è consultabile a questo link.
Tra i 18 neostellati meritano una menzione il Ritz Restaurant di Londra con la sua prima stella, e i due pub The Wild Rabbit di Oxfordshire e il Crown, a Berkshire, a gestione familiare.
I curatori della Guida sembrano aver accolto le lamentele dello scorso anno, riguardo all’esclusione del The Fat Duck di Heston Bluementhal dal pantheon dei ristoranti.
Secondo le spiegazioni ufficiali fornite, questo fu escluso perché rimasto a battenti chiusi per gran parte del 2015, al fine di spostarsi in Australia con il suo team per aprire un ristorante pop up (temporaneo).
Quindi, in sostanza, The Fat Duck non aveva collezionato abbastanza aperture da essere fruibile al pubblico e, di conseguenza, poter essere inserito nella Guida.
La nuova guida Michelin ha dedicato particolare attenzione al menu degustazione ‘Journey’: portate spalmate in quattro ore, per un costo di 255 sterline, quasi 280 euro.
Poco male, in ogni caso, visto che il redento Bluementhal, tornato nel Regno Unito e aperto di nuovo, con costanza, il suo ristorante, ha ri-guadagnato tutte le stelle che aveva perduto.
Rebecca Burr, curatrice della Guida per Regno Unito e Irlanda, spiega anche le motivazioni: i nostri ispettori hanno cenato diverse volte nella struttura e l’hanno trovato rinvigorito, ringiovanito e indiscutibilmente meritevole di un riconoscimento adeguato.
[Crediti | Link e Foto: Decanter]