Doveva esserci anche Benoit Violier, lo chef che i francesi ritenevano il migliore del mondo, alla presentazione della Guida Michelin, edizione Francia 2016. Ma questa mattina il mondo gastronomico si è svegliato senza il grande cuoco franco-svizzero, morto suicida dopo essersi sparato un colpo d’arma da fuoco.
Durante la cerimonia, che per onorarne il ricordo è iniziata con un minuto di silenzio e si svolta in un’atmosfera comprensibilmente amareggiata, non sono mancate le novità.
Innanzitutto, il numero di ristoranti stellati in terra d’Oltralpe: sono 600 tondi, contro i 609 dello scorso anno.
42 i ristoranti che conquistano la prima stella, 10 la seconda, due sono i nuovi locali premiati con le tre stelle e sempre due le retrocessioni eccellenti che fanno discutere.
Parigi parte come sempre in vantaggio, lasciando alla provincia ben poco di cui gioire. L’attrazione che gli chef esercitano su Parigi è un elemento importante per questa edizione della guida, ha commentato Micheal Ellis, direttore internazionale Michelin.
Gli chef da sogno che conquistano le tre stelle iridate sono Alain Ducasse, che rimpingua il già cospicuo bottino aggiungendo la terza al ristorante Plaza Athénée, e Christian Le Squer per le Le Cinq.
Molto discusse le retrocessioni da tre a due stelle, quella di Alain Ducasse (ancora), stavolta per il Meurice, nell’VIII arrondissement, e di Dominique Loiseau, moglie di Bernard, lo chef morto suicida nel 2003 perché la stessa Guida Michelin voleva togliere una stella al suo ristorante in Borgogna (o almeno questa fu la spiegazione ufficiale).
Pronta la dichiarazione di Madame Loiseau, che si è detta intenzionata a riconquistare prima possibile le tre stelle che il relais ha portato con orgoglio per 25 anni.
Ancora intrappolato nelle due stelle Joel Robouchon, una sorta di padre della patria per la gastronomia transalpina, almeno per quanto riguarda il ristorante Grand Maison.
Ecco quindi, una ad una, tutte le novità in terra francofona per il 2016:
I nuovi ristoranti con tre stelle
Alain Ducasse au Plaza Athénée, Parigi, VIII arrondissement
Le Cinq , Parigi, VIII arrondissement
I nuovi ristoranti con due stelle
Histoires, Parigi, XVI arrondissement
Le Grand Restaurant de Jean-François Piège, Paris VIII arrondissement
L’Abeille, Parigi, XVI arrondissement
Sylvestre, Parigi VII arrondissement
Le Gabriel, Parigi VIII arrondissement
La Grande Maison de Joël Robuchon, Bordeaux
JY’s, Colmar
1920, Megève
La Paloma, Mougins
Villa René Lalique, Wingen-sur-Moder
I 42 ristoranti neo-stellati
Alsazia, Champagne-Ardenne, Lorena
L’Arnsbourg, Baerenthal
Au Crocodile, Strasburgo
Aquitaine, Limousin, Poitou-Charentes
Dyades, Massignac
Les Belles Perdrix, Saint-Emilion
Le Pressoir d’Argent de Gordon Ramsay, Bordeaux
Auvergne, Rhone-Alpes
L’Esquisse, Annecy
1217, Château de Bagnols, Bagnols
Le Passe-Temps, Lyon
PRaiRIaL, Lyon
Le Refuge des Gourmets, Machilly
Le Clocher des Pères, Saint-Martin-sur-la-Chambre
Raphaël Vionnet, Thonon-les-Bains
Le P’tit Polyte (au Chalet Mounier), Venosc – Les Deux-Alpes
Borgogna
Le Carmin, Beaune
La Maison des Cariatides, Dijon
Bretagna
Les Trois Rochers, Sainte-Marine
La Gouesnière, Maison Tirel Guérin, La Gouesnière
Le Château de Sable, Porspoder
Allium, Quimper
Rackham, Roscoff
Corsica
I Salti, Belgodère
Linguadoca-Roussillon, Midi-Pyrénées
Jérôme Nutile, Nîmes
PY-R, Toulouse
La Table des Merville, Castanet-Tolosan
Ile-de-France
Nakatani, Paris 7e
Pages, Paris 16e
La Table du 11, Versailles (78)
Nord-pas-de-Calais, Picardie
La Table, Hôtel Clarance, Lille
La Grignotière, Valenciennes
NORMANDIE
La Renaissance, Argentan
Initial, Caen
Manoir de Rétival, Caudebec-en-Caux
Pays-de-la-Loire
Le Favre d’Anne, Angers
PACA (Provenza, Alpi, Costa Azzurra)
La Passagère, Juan-les-Pins
Jan, Nice
Pèir, Gordes
Faventia, Tourrettes
[Crediti | link: Dissapore, Le Figaro]