Sedetevi e respirate profondamente prima di continuare. Potrebbe essere la svolta a lungo auspicata per l’ultra-centenaria “Rossa“.
A sorpresa la compassata e un po’ immobile Guida Michelin ha comprato Booktable, uno dei principali servizi di prenotazione dei ristoranti online d’Europa, con oltre 15.000 locali nel suo database.
La piattaforma fornisce un servizio efficiente e utile: cerchi un ristorante, selezioni ora e numero di persone e prenoti, anche in virtù delle sensibili offerte.
L’acquisizione da parte dei francesi segna una sterzata decisa verso il mondo digitale, che espande ulteriormente il potere della Guida Michelin di influenzare i frequentatori dei ristoranti.
Le due società erano già in rapporti d’affari dal 2013 quando il sistema di prenotazione del sito ViaMichelin era stato integrato con il database di Booktable.
L’acquisizione, sicuramente la più importante e costosa fatta dai francesi nel 21esimo secolo, ricorda del servizio di prenotazione LaFourchette all’interno del vero arcirivale di Michelin, ovvero TripAdvisor.
Ma cosa significa in concreto per Michelin?
Oltre ad aver acquisito il servizio leader in Europa nelle prenotazioni dei ristoranti online, la guida stellata potrà beneficiare del sistema lanciato nel 2015 da Booktable: è possibile pagare le prenotazioni attraverso dispositivi mobili (come già avviene per il sistema americano OpenTable).
Siccome i maliziosi non mancano mai, c’è già chi prevede pesanti conflitti d’interesse ricordando quanto è accaduto al popolare sito americano Yelp, accusato di estorsione dai proprietari di molti ristoranti per aver eliminato dal suo sistema le recensione negative dietro pagamento.
Teorie complottistiche a parte, l’accoppiata Michelin/Booktable si è gia messa al lavoro per il prossimo obiettivo: una guida della Scandinavia.
Il fatturato delle guide nel 2015 è stato di 60 milioni di euro, meno del 2% del totale prodotto dall’azienda Michelin, leader mondiale nei pneumatici. Ma la reputazione conta, e nonostante tutto, quella della Guida Michelin rimane ottima.
[Crediti | Link: Le Figaro, Eater]