Questo è uno di quegli articoli antipatici fatti per mettere il dito nella piaga, ma dovete scusarci, non abbiamo resistito. Oggi, nello scorrere la lista dei 266 Bib Gourmand che saranno presenti nella Guida Michelin 2020 (i migliori posti per rapporto qualità prezzo, quelli contrassegnati dall’Omino che si lecca i baffi), ci siamo fatti due conti: lo scorso anno erano 257, le new entry sono 25, quindi, se la matematica non è un’opinione un po’ di ristoranti hanno perso il riconoscimento.
I posti dove si sta bene e si spende bene spendendo 35 euro (si fa per dire), secondo la guida Rossa ve li abbiamo già detti; un’anticipazione alla nuova edizione che sarà presentata il 6 novembre con tutte le stelle, giusto per tenere alta la nostra soglia di attenzione. Ma chi è che questo benedetto premio alla cucina onesta non lo merita più?
Considerate che un paio tra i nuovi Bib Gourmand del 2019 non sono arrivati a mangiare il panettone di quest’anno. Con loro, perdono la faccina sorridente altre quattordici insegne, per un totale di sedici ristoranti che, dal 2019 al 2020, hanno dovuto rinunciare al titolo di Bib Gourmand. Ecco quali sono, regione per regione, giusto per restituire loro un po’ della visibilità persa (magari se la meritavano, così come i tanti, tantissmi posti a buon prezzo che la Michelin non considera minimamente):
Liguria
Il primo, celebre nome che ci risulta scomparso dai radar è l’Ostaia da U Santu, storica trattoria genovese. Così come l’Albergo Ristorante Amici di Varese Ligure, in provincia di La Spezia.
Piemonte
Spariti dai Bib Gourmand ben due ristoranti piemontesi, di cui una new entry 2019: sono l’Argaj di Castiglione Falletto (CN) e La Pineta di Roccabruna, albergo ristorante che era entrato nella lista solo l’anno scorso.
Lombardia
Perde la menzione tra i Bib Gourmand Michelin 2020 un solo ristorante lombardo: è Cristian Magri, il ristorante dell’omonimo chef a Settimo Milanese. Tempi Magri.
Veneto
Due ristoranti escono dai migliori per rapporto qualità prezzo della Michelin 2020: sono la Trattoria al Ponte di Lusia, in provincia di Rovigo (che pure è tra le Osterie d’Italia 2020) e l’hotel ristorante Ai Cadelach di Revine Lago, in provincia di Treviso.
Emilia Romagna
Anche in Emilia Romagna si perdono per strada due Bib Gourmand: sono l’Osteria Numero Sette di Pianoro e la Trattoria Bolognesi da Melania di Castrocaro Terme.
Toscana
In Toscana si conta un Bib Gourmand perso rispetto al 2019: si tratta dell’Antica Trattoria Al Principe di Arezzo.
Umbria
L’Umbria è una di quelle regioni che perde quella che era stata una new entry nei Bib Gourmand 2019: il Ristorante Lampone a Spoleto, che ha chiuso. Oltre a lui, non risulta neanche la menzione per il ristorante Granaro del monte a Norcia.
Campania
In Campania non risulta più segnalata tra i Bib Gourmand l’Hostaria di Bacco a Furore, in provincia di Salerno.
Puglia
Un Bib Gourmand segnalato nel 2019 e non più nel 2020 c’è anche in Puglia: l’Osteria del borgo antico di Gioia del Colle, che invece ha ottenuto un cappello nella guida Espresso 2020.
Basilicata
In Basilicata ha chiuso in primavera, e quindi non è più segnalata tra i Bib Gourmand 2020, la Locandiera di Bernalda, il paese di Francis Ford Coppola.
Calabria
Non rilevato tra i Bib Gourmand 2020 della Calabria la Taverna Kerkira di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria.
Per Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Abruzzo, Sardegna e Sicilia nessuna perdita registrata tra i Bib Gourmand, dal 2019 al 2020.