C’è tutta una mitologia sulle osterie di fuoriporta.
Un’epica in parte ben guadagnata, intendiamoci, che nell’Italia che fu non c’era niente di più dolce che prendere la macchina la domenica, uscire dal livido livore della settimana lavorativa, traversare campagne o colline e arrivare in quella casetta in mezzo al verde, con i tavolacci nell’aia, a mangiar salame, bere vino e servirsi di tagliatelle fatte dalla nonna.
Che Italia semplice, era, almeno nel ricordo (ché poi magari era vino al metanolo).
Scappo dalla città: 10 convenienti trattorie fuori porta.
E di tanto in tanto mi torna voglia di un weekend siffatto: prendere la famiglia, caricarla sulla quattroruote e via, verso la tavolata, il pintone, il cibo genuino.
Il fatto è, però, che posti così non ce n’è praticamente più. E, ancora peggio, i pochi rimasti di solito ammanniscono pasti più scadenti e non più convenienti di quelli cittadini.
Se vuoi farti un bel pranzo della domenica, anche popolare, oggi è più facile trovarlo in città che in campagna. Ma perché? Mi son dunque chiesto.
Mi sono risposto così:
— è vero che fuori l’affitto costa meno, dunque dovrebbe rendere il conto più leggero, ma è anche vero che si lavora poco in settimana; gli altri costi sono pressappoco uguali;
— il pranzo della domenica è meno rilevante da quando andiamo a mangiar fuori anche il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e pure il sabato;
— se la città si muove più velocemente della provincia, quando la curva della ristorazione era discendente, là si trovavano ancora le cose migliori; ora che è indubbiamente ascendente, le cose migliori sono quelle più avanti, non quelle più indietro;
— i vecchi mano mano, semplicemente, muoiono: è la biologia, bellezza! E i giovani bravi di stare in campagna hanno poca voglia (e dagli torto).
Ciononostante, la gita fuoriporta mantiene sempre il suo fascino: una piccola vacanza, la fuga dalla cappa di smog…
Ma quante volte, davvero tante, ho rimpianto il ristorante sotto casa, nonostante ci passi davanti il tram e si trovi parcheggio mai.