L’edizione 2022 di Scrivere di Gusto, il corso diretto dal mitico critico mascherato Valerio Visintin, è alle porte. Si parte il 10 febbraio, come sempre a Milano (quest’anno presso la sede di Editrice Bibliografica, in Via Lesmi 6), con la prima di 25 lezioni da tre ore ciascuna, a cadenza settimanale. Un po’ in corner, c’è ancora tempo per iscriversi, compilando il modulo direttamente dal sito della scuola di divulgazione gastronomica. “La critica gastronomica è un’entità che non esiste in Italia; ci sono i critici gastronomici, ma non fanno i critici gastronomici secondo il un protocollo che serve per svolgere in maniera dignitosa e utile questa professione. Abbiamo inventato un corso che insegnasse l’ABC di un mestiere che è sempre più attuale, perché non si parla di nient’altro che di cibo”, spiega Visintin.
“Quindi abbiamo chiamato anche docenti che non appartenessero direttamente al “mondo del food” ma che dessero un imprinting etico ai nostri corsisti e abbiamo impiegato le nostre forze per indirizzare i ragazzi che si sono iscritti lungo la strada maestra”.
Perciò non stupitevi se tra gli insegnati del corso troverete giornalisti di cronaca nera impegnati nella lotta alla mafia come Cesare Giuzzi, l’autore televisivo Alessandro Mannucci o l’ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia Alessandro Galimberti, accanto alle firme della gastronomia che probabilmente conoscerete. Lo si consideri, primariamente, un semestre di iniziazione al giornalismo, con un focus ben preciso, che tra lezioni teoriche, visite didattiche e prove sul campo (nonché visite ai ristoranti), mira a formare nuovi autori del settore con la formazione giusta e la schiena dritta. Obiettivo nel breve termine sarà la creazione di un web-magazine redatto dai corsisti stessi, per iniziare a mettersi alla prova.