Per i clienti che intendono prenotare a cento metri dal suolo, come recita la segreteria telefonica, il locale è chiuso per un ‘guasto alla piastra di induzione della cucina’.
In realtà, per Unico Milano, uno dei più rinomati (e anche esclusivi visto il conto) ristoranti del capoluogo meneghino in zona Portello, al 20º piano della Wjc Tower, con vista sul panorama della città, le cose sono ben diverse.
Come ha svelato oggi l’edizione milanese del Corriere della Sera, al locale è stata revocata la licenza dalla direzione investigativa antimafia per infiltrazioni da parte delle cosche calabresi, implicate, tra l’altro, in operazioni di riciclaggio di denaro con reinvestimenti in attività economiche, assieme ad altre attività criminose quali estorsioni e usura.
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Tutte vicende che non avevano impedito al locale di distinguersi per l’effettiva buona cucina, al punto che gli ispettori della guida Michelin 2018 lo avevano premiato con recensioni più che positive.
“Piatti creativi, cucina di qualità, servizio di ottimo livello”, è per esempio il giudizio riportato dalla “rossa”.
Pochi minuti fa, sulla misura emessa dalla Prefettura di Milano, Pietro Genovese, amministratore di Unico Milano, ha fatto sapere: “Salvo che gli autori dell’articolo siano –irritualmente– in possesso di informazioni privilegiate allo stato non a disposizione della società –che sul punto si riserva ogni opportuna azione– la misura è relativa a un soggetto diverso dal Sig. Massimiliano Ficarra, attualmente parte la compagine sociale di Unico Milano Srl.
[Crediti | Corriere Milano]