Decreto Sostegno, stop ai codici Ateco e blocco licenziamenti fino a giugno

Superate i tanto discussi codici Ateco come metodo di erogazione dei ristori e prorogare il blocco dei licenziamenti: queste le novità del Decreto Sostegno che sta preparando il Governo.

Decreto Sostegno, stop ai codici Ateco e blocco licenziamenti fino a giugno

I ristori per le imprese colpite dal covid sono in arrivo. Il governo sta lavorando al decreto Sostegno (ex dl Ristori) che potrebbe essere pronto per andare Consiglio dei ministri la prossima settimana. Tra le novità in arrivo, che Dissapore è in grado di anticipare, c’è la proroga del blocco dei licenziamenti fino a fine giugno e il rifinanziamento della cassa integrazione per tutto il 2021. Il decreto prevederà probabilmente anche il superamento dell’utilizzo dei codici Ateco per la ripartizione degli aiuti economici, che in passato avevano sollevato non poche polemiche a fronte di alcune esclusioni ed errori numerici, e interventi per 2,7 milioni tra imprese e professionisti con fatturato fino a 5 milioni di euro.

I ristori

Un documento di lavoro dell’esecutivo conferma che gli indennizzi saranno suddivisi a fasce a seconda del fatturato e spetteranno alle aziende, anche della ristorazione, che hanno registrato una perdita del 33% della media mensile del fatturato del 2019 rispetto a quella del 2020.

Le fasce di indennizzo sono del 30% per imprese e professionisti con un fatturato di 100 mila euro annuo; 25% da 101 a 400 mila euro l’anno; 20% da 401 mila a 1 milione; 15% da 1 a 5 milioni. Per l’erogazione degli aiuti, l’esecutivo ipotizza la creazione di una nuova piattaforma di Sogei, che potrebbe essere istituita entro 30 giorni dall’entrata in vigore del futuro decreto Sostegno. I primi indennizzi potrebbero arrivare dopo 10 giorni dell’arrivo del provvedimento, ma l’obiettivo è di erogarli tutti entro la fine di aprile. Per le erogazioni si studia la possibilità di introdurre degli automatismi e la possibilità di ricevere gli indennizzi come compensazione in sede di dichiarazione F24.

Un capitolo riguarderà anche il settore della montagna e le attività legate alla stagione sciistica, sfumata del tutto dopo l’approvazione del nuovo dpcm che ha prorogato chiusure e restrizioni anti-covid fino a Pasqua compresa. Con il decreto Sostegno, quindi, potrebbero arrivare 600 milioni di euro aggiuntivi ai ristori da ripartire tra le regioni e da destinare alla “filiera neve”.

Cig e licenziamenti

decreto-ristori-bis-fipe-risorse-non-bastano

Lo stesso documento riporta il possibile rifinanziamento della cassa integrazione. L’ipotesi è di prorogare il sussidio per tutto l’anno in corso, eliminando la consueta suddivisione in settimane. Per quanto riguarda i licenziamenti, il governo punta a prorogare il blocco fino alla fine di giugno.

Sul fronte fiscale, invece, si va verso una sospensione fino al 30 aprile, ovvero l’attuale termine della conclusione dello stato d’emergenza, dell’invio di nuove cartelle e pagamento della rottamazione ter e saldo e stralcio. Il documento stima un ammontare di circa 60 milioni di cartelle fiscali per un costo pari a 2 miliardi nel biennio 2021-2022 . Nel magazzino del fisco risultano oltre 130 milioni le cartelle.