L’hanno aperta insieme la Gucci Osteria di Firenze perché sono, prima di tutto, amici. Parliamo di Marco Bizzarri (fino a settembre ceo e presidente del gruppo Gucci che fa capo al marchio del lusso parigino Kering: le sue dimissioni sono state rese note ieri) e il tre stelle Michelin Massimo Bottura, nella Hall of Fame della 50 Best Restaurants e sicuramente lo chef italiano più conosciuto al mondo.
La loro amicizia risale ai tempi dell’infanzia, come racconta un articolo di Vogue Italia, passando dai voti a scuola, alla musica, ai viaggi, alla passione per il cinema, fino ai pranzi in casa Bottura dove Bizzarri non era mai trattato come ospite, ma come uno di famiglia. Da quell’amicizia, dalla passione per il bello e per l’enogastronomia italiana è nato nel 2018 il progetto Gucci Osteria in una delle piazze più suggestive della città dell’Arno.
Ma adesso che Bizzarri uscirà dal gruppo Kering, il progetto del ristorante stellato continuerà a essere nelle corde di François Pinault e di Francesca Bellettini nuova Kering Deputy Ceo? Sempre più il mondo del lusso internazionale acquisisce marchi e insegne legate alla ristorazione e all’accoglienza, ma siamo sicuri che la nuova strada di Gucci porterà ancora in quella direzione con il cambio ai vertici annunciato di sorpresa?
Del resto i movimenti della maison da qualche mese sono parecchi (se n’è andato anche il direttore creativo Alessandro Michele) e si suppone che la società e il marchio siano in fase di profondi stravolgimenti. C’è da sperare che la passione di Bizzarri e Bottura per l’enogastronomia (che ha portato all’apertura di Gucci Osteria non solo a Firenze, ma anche a Beverly Hills, a Tokyo e a Seoul) continui a essere una scelta imprenditoriale di successo perseguita dall’azienda (il finedining lo sappiamo ha bisogno di grandi fondi) e che Gucci non decida di girare il suo sguardo su altri lidi, come quello del vino già perseguito dai diretti concorrenti di LVMH.
Gucci Osteria Firenze
Porta la firma di Massimo Bottura questo locale di Firenze la cui cucina è guidata da Karime Lopez e dal marito Takahiko Kondo. Da sempre qui la cucina italiana si intreccia alle loro identità messicana e giapponese e si arricchisce degli orizzonti cosmopoliti che la città d’arte tra le più amate al mondo sa offrire. Non a caso, nel locale, si trova anche il Gucci Garden, museo dedicato alla celebre maison.
Marco Bizzarri
Presidente e amministratore delegato di Gucci dal 2015, lascerà la società il 23 settembre 2023 e verrà sostituito per un periodo transitorio da Jean-François Palus, vice direttore di Kering. Nato a Rubiera (Re) sessant’anni fa e storico amico di Massimo Bottura, il manager è stato decisivo nella crescita del marchio Gucci negli ultimi anni a cominciare dalla scelta di introdurre come nuovo direttore creativo Alessandro Michele che ha lasciato l’azienda lo scorso novembre.
Dopo la laurea in Economia ha iniziato la carriera in Accenture, per poi passare in Mandarina Duck e quindi divenire ceo di Stella McCartney. Quindi la guida di Bottega Veneta, poi ceo della divisione di Kering conosciuta come Couture and Leather Good per infine la direzione di Gucci. Con lui il marchio diventa un punto di riferimento del settore lusso con ricavi che, tra il 2015 e il 2021, arrivano a oltre 9 miliardi di euro.
Dall’amicizia con Massimo Bottura nasce, nel 2018, il progetto Gucci Osteria (che ottiene la stella Michelin a meno di due anni dall’apertura), ma Bizzarri, appassionato di cucina, contagia anche la famiglia: la moglie Maristella si occupa della gestione dell’Osteria del Viandante a Rubiera (una stella Michelin per la cucina di Jacopo Malpeli, da ben prima conosciuto sulle pagine di Dissapore), mentre il figlio Stefano segue il ristorante Dalla Gioconda a Gabicce Monte (Pu).
Lusso e ristorazione
Sono due i colossi della moda che da alcuni anni si sono affacciati nel mondo della ristorazione e del vino con acquisizioni importanti che toccano, tra gli ultimi acquisti, l’intero palazzo di rue Saint-Honorè 235 a Parigi (da parte di Kering) e uno dei domaine più prestigiosi del golfo di Saint Tropez, lo Château Minuty di Gassin (LVMH). Kering S.A. ha sede a Parigi, fa capo a François-Henri Pinault, è quotata sul mercato dal 1988 e possiede marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta, pomellato, Poucheron.
LVMH è anch’essa una multinazionale con sede a Parigi, è quotata in borsa, ed è proprietaria di oltre settanta marchi di moda tra cui Louis Vuitton, Christian Dior, Bulgari, Tiffany &Co, ma anche di vini e distillati coma Moët & Chandon, Veuve Clicquot ed Hennessy. Nel settore ristorativo e dell’accoglienza fanno capo a LVMH Belmond, Hotel Bulgari, Cheval Blanc e la Pasticceria Cova.