Corte Sconta a Venezia, recensione: storia e dinamismo di un’insegna suggestiva

La nostra recensione del ristorante Corte Sconta, storica insegna nei pressi dell'Arsenale di Venezia: la storia del posto, il menu, i prezzi e i piatti, le opinioni.

Corte Sconta a Venezia, recensione: storia e dinamismo di un’insegna suggestiva

La Corte Sconta è un luogo dell’immaginario prima ancora che reale. Dà il titolo ad una delle avventure di Corto Maltese – “Corte Sconta detta Arcana” – in cui il protagonista parte proprio da un luogo suggestivo e nascosto di Venezia per raggiungere Cina e Siberia. Esiste però un’altra Corte Sconta, assai più concreta: è un ristorante ed è la meta di questa recensione.

Si trova nel sestiere di Castello ed è un indirizzo storico della città lagunare. Lasciando l’affollata Riva Schiavoni e addentrandosi nella manciata di calli che si aprono sulla sinistra verso l’Arsenale, condivide la – felice – sorte gastronomica di altre due mete, il Covo ed il Covino, insegne imprescindibili. Il fatto, infine, che attorno ad essa si dipanino una Calle del Forno e una del Pestrin (nella Serenissima i Pestrineri erano gli artigiani che lavoravano e vendevano il latte ed i suoi derivati), scioglie gli ultimi dubbi sulla vocazione della zona.

Storia e ambiente

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Rilevato negli anni ’80 dalle ceneri di un vecchio bacaro, deve il suo nome alla passione del marito di una delle due titolari (cognate) per la figura del marinaio creato da Hugo Pratt: una corte interna – abbellita da piante che le conferiscono la dimensione del giardino – tuttavia, non è finzione letteraria ma esiste eccome ed è uno degli elementi più suggestivi del locale, prestandosi bene ad ospitare i clienti nella bella stagione. Di pari bellezza, colta forse subito da chi abbia un occhio allenato, è il solido bancone all’ingresso: disegnato da Carlo Scarpa, in ottone, vive di una lucentezza curata. Rispetto alla media cittadina, le dimensioni qui sono ampie: due sale interne, la corte e una cucina che consente al personale di muoversi agevolmente. L’aspetto complessivo è quello della trattoria, priva di orpelli e soluzioni furbe. Tavoli e sedie in legno, pareti senza belletti e un pavimento alla veneziana restituiscono una sobrietà complessiva. Abituati all’assenza di coperto, si trovano piacevolmente al tavolo tovaglietta di carta e doppio tovagliolo, in carta e stoffa.

Dall’antica gestione, oggi il testimone è passato a Marco Proietto, nipote di Lucia, che ha raccolto l’eredità di un luogo gastronomicamente solido ma datato e che ha avviato verso un nuovo corso. Intatti rispetto al passato sono rimasti accoglienza e ospitalità, indirizzate in ugual misura a veneziani e stranieri.

Il menu e i piatti

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Se in passato la carta ha vissuto il passaggio dai grandi classici veneziani a piatti un po’ meno scontati, la Corte Sconta di oggi continua l’operazione di cambiamento, nonostante la presenza di qualche colonna portante che viene tuttavia riletta, cercando di darne una versione più dinamica. Complessivamente le proposte sono – felicemente – contenute, con variazioni stagionali e legate alla disponibilità del mercato. I piatti hanno veste più contemporanea, sia per accostamenti o introduzione di ingredienti, sia per impiattamento. La buona volontà emerge e, con qualche aggiustamento, complessivamente la direzione intrapresa è giusta.

Gli antipasti (18-23 euro) si muovono tra indicazioni più rassicuranti (saor e mantecato, granseola e misto) ed altre in cui l’aggiunta di erbe aromatiche e spezie arriva a dare un po’ di ritmo. I primi (20-28 euro) giocano in modo morbido sulla declinazione pesce-verdura-frutta secca/spezie mentre i secondi (25-30 euro) seguono la linea degli antipasti con grigliate e fritture che si accostano a piatti di pesce meno statici. La carta vini è composta correttamente, con etichette più note alternate a proposte meno scontate e affiancando proposte al bicchiere e bottiglie.

L’apertura è affidata ad un antipasto del giorno, fuori carta: ombrina disidratata, marinata con frutto passione, daikon e coriandolo. Buona la mano in grado di far uscire dai confini consueti un pesce delicato. La disidratazione ha l’effetto di rendere le carni più consistenti e il frutto della passione conferisce dolcezza guizzante. Probabilmente il daikon meriterebbe una maggiore valorizzazione mentre il coriandolo è forse il punto debole del piatto, con una presenza forse troppo ingombrante. Complessivamente il piatto è tuttavia piacevole. Tra i primi, i maccheroncini alla rapa rossa (fatti in casa), con bocconi di rana pescatrice e fiori di zucchina sono ben eseguiti, cromaticamente invitanti e hanno il pregio di non banalizzare né il pesce né la leggerezza dei fiori. Il gusto c’è e con una lieve correzione nella consistenza del sugo che ne garantisca una maggiore aggrappabilità alla pasta, si avrebbe ancora più soddisfazione. Corretto anche il filetto di ombrina, servito con crema di piselli e patate viola allo scalogno. Qui il pesce ritrova la dimensione nota, accompagnata da quella dei piselli e dalle patate, confortevoli. Cromaticamente il gioco di colori bianco-verde-viola, è ripreso dalla lamina in farina di riso (il “vetro di Murano” del nome del piatto) che dà il suo contributo alla parte croccante della ricetta.

Decisamente piacevole il dessert, che nella sua semplicità e correttezza compositiva funziona benissimo: semifreddo alla grappa – un plauso per la temperatura di servizio, che spesso ha il difetto di far ritrovare l’interno indurito dal freddo – accompagnato da un bicchierino di cioccolato cui si perdona la foggia anni ’90 a favore delle uvette e della grappa in esso contenute, ma soprattutto a cui si riconosce un ruolo di perfetta spalla per il semifreddo, con una valorizzazione reciproca di gusto, bilanciamento alcolico e piacevolezza al palato.

Scontrino Corte Sconta

Opinione

ristoranti

Storica insegna nei pressi dell’Arsenale, rimanda alla Venezia più autentica, complice anche la suggestiva corte interna. La carta si muove tra proposte locali di pesce, con la volontà di modernizzare e rendere contemporanei i piatti classici del passato. La direzione intrapresa si muove nel binario corretto, complice anche una gestione piacevole.

PRO

  • Ambiente suggestivo e servizio assai piacevole, preciso e ben condotto

CONTRO

  • Alcuni piatti meritano ancora qualche aggiustamento per una maggiore valorizzazione complessiva
VOTO DISSAPORE: 7 / 10
Voto utenti
Corte Sconta
Corte Sconta
Calle del Pestrin, 3886, 30122 Venezia, Venezia VE, Italia