Chissà se sarà vero. La storiella vuole che i ristoranti siano nati come conseguenza della Rivoluzione francese. I cuochi degli aristocratici erano rimasti a spasso, essendo venute meno le bocche da sfamare.
Cosa fare? Soprattutto, dove andare?
Per strada perbacco, ad aprire caffè dove vendere al pubblico ciò che prima potevano avere solo i privati. Eccoli lì: i ristoranti moderni venivano alla luce.
Solo più tardi i cuochi francesi avrebbero preso a scrivere le ricette. Messe insieme, le sale da pranzo sulla strada e i libri di ricette in cucina, crearono un luogo nuovo.
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Anche voi, come noialtri qui, siete veri appassionati di ristoranti? Adesso potete misurare quante ne sapete: mettevi alla prova con il test.
È vero che i ristoranti esistono dall’alba dei tempi?
Sì, Greci e Romani potevano accedere dalle loro strade alle thermopolia, locali attrezzati con banconi in muratura a forma di “L” decorati in marmo o terracotta, nei quali venivano incassate giare e anfore.
Come nei moderni take-away, i clienti sceglievano i cibi, pagavano e decidevano se consumare le vivande direttamente nel locale oppure a casa.
Alcuni thermopolia prevedevano stanze dove ci si poteva sedere per consumare i pasti. In molti casi avevano anche un giardino interno con triclinio, per consentire agli avventori di mangiare all’aperto, all’ombra dei pergolati.
All’interno dei thermopolia erano spesso presenti immagini dei prodotti in vendita.
Quali sono gli antichi ristoranti meglio conservati?
I thermopolia meglio conservati sono quelli di Ercolano, Pompei e Ostia.
A quale epoca risalgono i primi menu?
Durante il XIII secolo in Cina, esistevano già locali con menu oggi definibili alla carta, che proponevano specialità regionali. Anche questi si possono considerare predecessori dei ristoranti di oggi.
In genere, le taverne e locande di allora servivano anche cibo, ma si concentravano principalmente sulle bevande alcoliche o sull’alloggio.
Da dove arriva la parola ristorante?
Dalla Parigi del 18esimo secolo, una derivazione del termine francese “restaurer”, che significa ristorare.
Chi è stato ad aprire il primo ristorante moderno?
Secondo una fonte accreditata come l’enciclopedia Larousse Gastronomique, un uomo chiamato Boulanger avrebbe aperto un locale vicino al Louvre nel 1765, che serviva piatti caldi, di solito brodi, per ristorare i viandanti.
Dopo la rivoluzione francese, rimasti senza lavoro, molti ex cuochi di famiglie agiate iniziarono a emulare l’attività di Boulanger.
Come detto, quella di Boulanger è una storia ampiamente citata, ciononostante l’origine del ristorante moderno rimane poco chiara.
Rebecca Spang, una storica che ha scritto libri sul tema ristoranti ha dichiarato in un’intervista: “non esistono fonti dirette per dimostrare che qualcuno chiamato Boulanger abbia effettivamente aperto un ristorante a Parigi nel 1765”.
Spang suggerisce invece di considerare Mathurin Roze de Chantoiseau, che ha aperto un locale a Parigi nel 1766 ,”il primo ristoratore“. Anche perché è stato lui stesso a definirsi così.
[Crediti | Wikipedia, Taccuini Storici, Larousse Gastronomique, Repubblica]