In collaborazione con Zero Sei Trattoria Romana.
Meritocrazia. Questo è il concetto chiave su cui si basa l’impresa di Fausto Soldini, imprenditore di Roma che ha fatto di Malta la sua nuova casa. Approdato sull’isola dieci anni fa, con l’idea di fermarsi qualche mese, oggi gestisce otto locali dedicati alla pinsa con il nome di Sotto Pinsa Romana e alla cucina romana con il locale storico Zero Sei Trattoria Romana , per cui lavorano 120 dipendenti. “Nella nostra idea di impresa – spiega – c’è una forte dose di meritocrazia: ai collaboratori che dimostrano impegno e voglia di lavorare, chiediamo di mettersi in partnership con noi; un modo per crescere tutti insieme, per responsabilizzare e per allargare la nostra offerta. E poi credo nel karma: se fai una cosa con amore, generi positività ed io cerco di lavorare in questo modo, inutile fare le cose tanto per farle perché possono solo riuscire male”.
E Soldini racconta anche di quanto sia entusiasmante veder crescere la scintilla nei nuovi partner : “Un giorno sei cameriere e poi diventi titolare. Nella vita – aggiunge – bisogna avere degli obiettivi e io sul lavoro ne affido molti: se vengono raggiunti si ottengono dei premi e questo serve per far capire che a ogni azione corrisponde una reazione. Certo, non tutti hanno le caratteristiche per diventare qualcosa di più , cerchiamo di trovare tra i nostri collaboratori quelli che hanno “un po’ più fame, come si dice, rispetto ad altri”
I dipendenti sono sempre stati a cuore nella cultura lavorativa di Soldini: “Questo perché vengo dalla scuola di mio nonno: prima paghi i collaboratori, poi i fornitori, poi l’affitto e se avanza qualcosa, quelli sono soldi tuoi”. Malta, poi, si è rivelata un luogo ideale per fare impresa: “Qui puoi lavorare in modo sano: è vero che gli affitti sono alle stelle, ma fiscalmente ti mettono nelle condizioni di portare avanti la tua attività nel modo migliore: qui a Malta su 1000 euro di busta pago abbiamo circa il 25% di contributi, non ci sono le tassazioni che ci sono in Italia e questo è un incentivo a mettere in regola tutti i lavoratori”.
Ma quali sono i segreti di un’impresa di successo costruita all’estero? “Intanto bisogna scegliere bene la location: bisogna andare dove l’economia si sta riprendendo e avere la curiosità di conoscere e sapere in che direzione stia andando il mondo. Oggi occorre guardare tutto, non solo il proprio orto, solo in questo modo si può crescere”. Ma Fausto Soldini, che è un uomo che ha costruito da solo il suo “impero” punta anche molto sul fattore umano: “Tornerà di moda anche l’onestà in cui tutti siamo precisi e sinceri nei confronti degli altri. Essere onesti – commenta- è la regola numero uno per avere successo ovunque. Non bisogna azzardare passi falsi, ma trattare tutti come se fossero di famiglia: questa, per me, è una regola aurea”.
E per essere un imprenditore che fattura qualche milione di euro all’anno con otto locali un centro logistico ed un nuovissimo centro di produzione all’ avanguardia, Soldini non può che avere le idee ben chiare: “La lingua non è un problema – prosegue – e la puoi imparare sul posto. Malta sotto questo punto di vista è meravigliosa , una grande parte dei Maltesi parla fluentemente italiano . Fondamentale è mantenere alta la qualità dei prodotti: non ti devi piegare al volere del mercato, ma rispettare la tua linea poiché hai una responsabilità importante all’estero: sei portatore di italianità in terra straniera e non devi scordarlo mai. Per questo motivo ormai da anni siamo certificati con ITA0039 by Asacert, strumento unico nel panorama delle certificazioni che fornisce un contributo concreto contro la contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo. Permette ai consumatori e a noi ristoratori di proteggerci dalle contraffazioni che, purtroppo, sono in costante crescita a spese dei prodotti italiani. Il ruolo dei ristoratori italiani è anche quello di contrastare il fenomeno dell’italian Sounding e la certificazione ITA0039 nasce proprio per premiare chi, come me, investe nel gusto e nella tradizione eno-gastronomica italiana”.
Essenziale poi, per l’imprenditore romano, è circondarsi di persone valide che vogliano bene all’azienda e che siano in grado di sentirla propria: “Ecco perché bisogna pagare il personale in modo adeguato e riconoscergli il lavoro fatto”, aggiunge. “In quest’ottica, giusto in questi giorni , stiamo facendo seguire un corso di Restaurant Manager, organizzato in collaborazione con la Risto Academy di Roma ai nostri collaboratori, la formazione dei nostri ragazzi è tenuta in primo piano , e persone come Massimo Elisei ( il CEO di Ristoacademy) hanno un impatto formativo di grande valenza” .
Insomma, l’intera filosofia che sta alla base della Trattoria Romana Zero Sei e delle pizzerie Sotto, potrebbe riassumersi così: scegliere nazioni emergenti o con l’economia in ripresa; cercare di partire con i propri soldi senza impegnarsi con banche o finanziamenti europei perché i sussidi vanno sempre restituiti con gli interessi; meglio iniziare con qualcosa di piccolo e poi pensare a ingrandirsi in seguito; credere nel progetto, nel prodotto e anche nei social media dove occorre essere presenti con costanza; circondarsi di persone valide; seguire le regole del buon senso.
“Se arrivi in un posto nuovo, segui un profilo basso, cammina in punta di piedi e sii onesto: se vuoi proporre una carbonara con la panna stai partendo malissimo. Ormai con i social e le recensioni online ti scoprono subito e certo a realizzare una finta cucina italiana non fai bella figura. Sono anche convinto che i business plan servano fino a un certo punto: bisogna avere la capacità di vedere oltre e intuire il potenziale di un posto. Noi abbiamo sempre aperto in punti difficili, siamo sicuramente stati bravi e fortunati, ma posso dire con certezza che se sei sicuro di quello che fai porti a casa il risultato e le persone ti seguono”.