Cinque stelle Michelin ottenute in una settimana, e una lunga chioma di capelli biondi: una combinazione che fa di Hélène Darroze la regina indiscussa delle stelle, in un settore, come quello dell’alta ristorazione, spesso accusato di essere eccessivamente maschio-centrico.
E per favore, non veniteci a raccontare che il sessismo anche in cucina non è effettivamente una questione, se il pubblico si indigna di fronte a una foto simpatica e un po’ ammiccante della prima chef vegana premiata dalla Michelin in Francia, mentre non batte ciglio se Carlo Cracco posa col sedere di una modella sul tagliere per una rivista italiana.
Il 2021: l’anno delle stelle rosa
Ma non è solo una questione di scelte di immagine: qui si parla proprio di sostanza e di riconoscimenti. Se fino a ora era stato necessario, per garantire un po’ di quote rosa ai vertici della cucina mondiale, assegnare dei discussi e discutibilissimi premi di genere, oggi forse il vento sta cambiando. Lo dimostrano le tante donne premiate qualche giorno fa dall’edizione 2021 della Guida Michelin Francia, e il trionfo al femminile dell’edizione inglese, con due nuovi tre stelle a Londra assegnati a due ristoranti guidati da chef donne.
Uno è il Core di Clare Smyth, chef dell’Irlanda del Nord che dal 2012 al 2016 è stata executive chef al Gordon Ramsay in Royal Hospital Road di Londra. New entry direttamente con due stelle nella guida Michelin con il suo progetto in solitaria nel 2019, dopo solo un anno dall’apertura, oggi arriva al massimo riconoscimento della gastronomia mondiale.
Cinque stelle in una settimana: un record
Il secondo nuovo tristellato dell’edizione 2021 della Guida Michelin Uk e Irlanda è Hélène Darroze at The Connaught, il ristorante all’interno del Connaught Hotel di Londra, che ospita anche quello che per la The World’s 50 Best Bars 2020 è il migliore bar del mondo.
A guidare il ristorante è Hélène Darroze, chef che porta a casa un 2021 davvero eccezionale, riuscendo a conquistare cinque stelle in una settimana. La scorsa settimana infatti, la Guida Michelin Francia ha assegnato la seconda stella al suo ristorante “Marsan” a Parigi.
Hélène Darroze: chi è la donna delle stelle
Nata nel Sud Est della Francia, Hélène Darroze rappresenta la quarta generazione di una famiglia di chef. Dunque, in qualche modo, il suo futuro era segnato, o almeno lo è stata la sua infanzia, influenzata dalla cucina e dalla conoscenza per la cultura e gli ingredienti del suo territorio.
Dopo gli studi va a lavorare al Le Louis XV di Alain Ducasse a Monaco: è lui il primo ad accorgersi del suo grande potenziale. Nel 1995 torna a casa, e prende le redini del ristorante di famiglia, raffinando il suo personale stile di cucina. Dopo quattro anni si sposta a Parigi per iniziare una nuova avventura, quella del ristorante Hélène Darroze, che conquista la prima stella già nel 2001 e la seconda, appunto, quest’anno.
Forte del successo parigino, nel frattempo la chef nel 2010 apre il suo primo ristorante fuori dalla Francia, all’interno del prestigioso Connaught Hotel di Londra. In soli sei mesi dall’apertura, l’Hélène Darroze at The Connaught prende la prima stella Michelin, a cui ne segue una seconda nel 2011.
Il 2015 è un momento di svolta per Hélène Darroze: inizia quell’anno la sua carriera televisiva come giudice dell’edizione francese di Top Chef, e nello stesso anno riceve il premio come Best Female Chef da parte del The World’s 50 Best Restaurants.
Ma è il 2021 a rivelarsi un’annata eccezionale per Hélène Darroze che, dopo aver ricevuto una seconda stella nella Guida Michelin Francia la scorsa settimana per il suo ristorante “Marsan” a Parigi, è ora stata premiata con le ultime 3 stelle nella Guida Michelin Gran Bretagna e Irlanda per il suo ristorante londinese “Hélène Darroze at The Connaught”, all’interno del Connaught Hotel.
“Un’immensa emozione e onore”, ha dichiarato la chef dopo la premiazione inglese, ringraziando “in particolare i meravigliosi ed emergenti produttori britannici, senza i quali la buona cucina non sarebbe possibile e che hanno bisogno di tutto il nostro supporto in questo momento”. La chef ha speso anche qualche parola a proposito dell’accoppiata femminile vincitrice delle nuove tre stelle, dichiarandosi “particolarmente orgogliosa di ricevere questo premio insieme alla mia amica Chef Clare Smyth” e concludendo con un messaggio significativo: “credi nei tuoi sogni: tutto è possibile e rimani fedele alla tua femminilità!”. Insomma: una chef, per arrivare all’apice, non deve per forza portare i pantaloni.
Fedele alla sua filosofia sia a Parigi che a Londra, Hélène Darroze crea una cucina che dà il posto d’onore alle materie prime e ai produttori, sia quelli delle regioni in cui è cresciuta, sia quelle della sua patria d’adozione, la Gran Bretagna.
Madre di due bambine, Hélène Darroze ha anche contribuito a fondare l’associazione “La Bonne Etoile”, che aiuta i bambini svantaggiati e ha per questo ricevuto l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine nazionale della Legion d’onore, la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese. Nel frattempo, dal 2013 al 2019 ha pubblicato quattro libri. Ah, ed è a lei che si ispirano sia la Barbie chef realizzata da Mattel nel Marzo 2018 per l’International Women’s Day che il personaggio di Colette nel film d’animazione della Pixar del 2007 Ratatouille. Non male, come quota rosa.