Siamo alla Carnezzeria di Siracusa, osteria che, a scapito del nome, si pone come uno dei migliori posti per mangiare pesce nel quartiere di Ortigia, a buon prezzo. La nostra recensione.
Ortigia è un’isola nell’isola: è un quartiere di Siracusa che giace su un’isoletta, collegata alla terraferma tramite due ponti. Il mercato ne è naturalmente il cuore pulsante, ricco di atmosfera, profumi, prodotti da acquistare e, naturalmente, di posti dove poter mangiare. Come ogni luogo preso d’assalto dai visitatori, il mercato pullula di trappole per turisti, di ristoranti che servono pesce freschissimo (dalla cella a -20 gradi) o alla meglio di allevamento e di luoghi dove “tradizionale” è solo una parola usata per coprire sciatteria e materie prime povere di infima qualità. Noi siamo andati a mangiare da Carnezzeria, osteria che ci è piaciuta molto e che rappresenta quanto di meglio ci si può aspettare da un locale incastonato in un mercato.
Sprovvisto di coperti all’interno, Carnezzeria apre unicamente con la bella stagione: si mangia all’esterno, proprio sulla strada del mercato di Ortigia; a pranzo sarete circondati dalle bancarelle dei negozianti e dei pescivendoli che allieteranno il vostro pranzo con le loro vocine delicate mente bannìano (gridano) per decantare la bontà o la disponibilità dei loro prodotti. Tutto ciò è molto pittoresco ma io ho preferito andare a cena, per godere di un’altra faccia del mercato, quella dormiente, spoglia dei venditori che lo animano e che lascia spazio a un’atmosfera rilassata e piacevole.
Nonostante il nome, ereditato dalla storica bottega del macellaio del mercato, alla Carnezzeria si mangiano principalmente piatti a base di pesce, di ottima qualità. La cucina è basata sui piatti della tradizione, ma con le accortezze giuste per rendere le portate meno banali, con cotture a puntino, un uso dei grassi ponderato e abbinamenti ben calibrati. La cucina è diretta da Tommaso De Nizza, giovane ma esperiente cuoco siracusano che riesce a trasmettere sui piatti tradizionali un effetto da cucina della nonna che fa immediatamente comfort food.
Carnezzeria a Siracusa: i piatti, il vino, il servizio
Le scritte a gesso sulle pareti fanno da apripista a quello che è un servizio informale e allegro, ma attento e cortese. Bella la carta dei vini, che contiene grandi nomi siculi, qualche champagne e metodo classico Franciacorta, con prezzi che partono dai 15 euro in su per le bottiglie, ricarichi onestissimi e una scelta al calice che mette di buon umore.
Il menu è essenziale, si spazia dagli antipasti cotti e crudi di mare (che si possono anche mangiare al volo accompagnati da un calice di vino direttamente al banco) ai primi e secondi piatti tipici. Le porzioni sono abbondanti e si possono condividere tranquillamente: noi ci siamo saziati in due ordinando un antipasto, un primo e un secondo.
Abbiamo scelto di iniziare la cena con delle polpette di alici e finocchietto. Protette da una panatura croccante, dorata e per nulla unte, le alici all’interno restano quasi crude, così da poterne apprezzare la freschezza e la piacevole nota iodata.
La grassezza naturale dell’alice viene mitigata dal finocchietto che, insieme all’uvetta, crea una combinazione che manda le papille gustative nel valhalla sensoriale.
Cosa mangiare alla Carnezzeria di Siracusa
Le casarecce alla siracusana sono una esecuzione perfetta del piatto identitario della città. Il croccante della mollica di pane, il dolce dell’uvetta, il sapido delle alici e l’intensità del pomodoro secco danno il via a una danza di sapori che creano sul palato un viaggio lisergico verso il pianeta umami, con sapidità bilanciate al meglio e vorresti che fossero come i maccheroni del Bengodi di Boccacciana memoria, infiniti.
La cena procede a meraviglia, il vino scorre e il buonumore endorfinico da carboidrato è palpabile. Decidiamo di bissare con le polpette per il secondo piatto, con le Polpette di Tonno al sugo ed è qui che non capisco come faccia un cuoco alto 1,96, barbuto e pieno di tatuaggi a spadellare un piatto che mi fa sentire come coccolato da una nonna la domenica a pranzo.
Le polpette sono caratterizzate dalla surra, la pancia del tonno, parte grassa e saporita che le dona succulenza e sapore, sono ottime, ma è il sugo quello che mi fa scendere la lacrimuccia. Una salsa di pomodoro fresco dolce, intensa, ristretta alla perfezione, di quei sughi da domenica in famiglia, di quelli che senti sul pianerottolo ancora prima di entrare in casa.
Conclusioni e prezzi
Unica nota dolente de la Carnazzeria è la poca privacy fra un tavolo e l’altro, alcuni sono davvero stretti tra loro, ma direi che è un compromesso più che accettabile per mangiare pesce fresco a Ortigia, cucinato al meglio e con prezzi onesti rispetto alla qualità, al luogo e al servizio.
Ho pagato 63 euro, per due coperti, i piatti che vi ho raccontato, una bottiglia d’acqua e una bottiglia di vino da 20 euro.
Informazioni
Carnezzeria
Indirizzo: Via Emmanuele de Benedictis, 29, Siracusa
Orari di apertura: 10.30 – 1 di notte (aperto dal 15 Marzo al 31 Ottobre)
Tipo di cucina: Osteria contemporanea
Ambiente: informale
Servizio: Cortese