Chiude oggi l’elegante ristorante Diana, presidio bolognese del ragù, del bollito al carrello e della tagliatella, fatti con tutti i crismi della tradizione.
Ma niente paura: trattasi di stand by, anzi, inglesismo per inglesismo, di restyling.
Tre mesi di serrande abbassate per ritoccare, come non è mai successo in 110 anni di storia, il locale bolognese situato all’incrocio tra via Indipendenza e via Volturno, simbolo del ristorante tradizionale, signorile, in cui si mangia bene.
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Come riporta Il Resto del Carlino, il ristorante riaprirà tra il 15 e il 25 settembre in versione open space: sarà abbattuto il muro che separa la sala principale da quella interna, mentre l’ingresso, attualmente su via Indipendenza, verrà spostato su via Volturno.
L’entrata con la storica insegna “Diana” su tendone grigio-verde potrebbe diventare, tra tre mesi, quella di un negozio di cosmetici.
Il numero dei coperti non dovrebbe cambiare, saranno ancora 130, probabilmente, ma al momento non si sa che fine faranno specchi, lampadari, quadri e le varie insegne, comprese quelle poste sui vetri con il logo storico Diana.
È possibile comunque che all’interno del ristorante borghese, old fashioned, con le tovaglie candide, i camerieri vestiti di tutto punto e nei piatti ricette classiche eseguite con precisione, l’aspetto generale cambierà eccome.
[Crediti: Il Resto del Carlino]