Dopo il gioiellino in formato Bistrot della Stazione Centrale di Milano e quello di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), sull’A1, Autogrill aggiunge un punto sulla mappa che potrebbe diventare virgola, potremmo sentirne di nuove, chissà.
Nel frattempo rimaniamo a Modena, sempre sull’A1, dove nel regno di Rustichella e Camogli è arrivato lo spezzatino di fassona piemontese al barbera cucinato al momento.
Niente Coca Cola e Gratta e Vinci.
Aveva tuonato così Oscar Farinetti, nostro polipone preferito, prima di allungare i tentacoli sulla prima area di servizio targata Eataly x Autogrill.
Novembre 2013, doveva essere una gara a colpi di Lurisia e Toblerone, quella per aggiudicarsi l’affidamento dei servizi di ristorazione dell’area Secchia Ovest, lungo l’A1 tra l’allacciamento A22 e il casello di Modena Nord.
E invece no, Oscar pigliatutto ha seppellito la salama da sugo e con il colosso della ristorazione on the road ci si è alleato.
Dall’alto di un ricco bar, un ampio market e al piano di sopra un ristorante pizzeria con 269 tavoli, l’AD Gianmario Tondato Da Ruos e il fondatore di Eataly hanno presentato il progetto settimana scorsa all’interno del nuovo punto vendita.
Seguiamo l’uomo Autogrill, cerchiamo di capire meglio dalle sue vive parole come la società che gestisce questo Eataly in franchising sta ridisegnando la sua presenza in alcune aree di sosta, capaci di far digerire ai viaggiatori perfino le code a tratti dopo Barberino e le raffiche di vento tra Pontecorvo e Caianello.
E adesso venite, vi portiamo a curiosare tra banconi e vetrine, a fare il tour virtuale della struttura.
Prima di tutto, collocazione geografica: Secchia ovest intercetta flussi significativi di viaggiatori italiani e stranieri.
Nello spazio appena inaugurato sono attesi nei prossimi 12 mesi circa 1 milione e 300 mila clienti. La nuova area di servizio impiega circa 115 collaboratori e raggiunge, nei periodi di picco, 80 addetti presenti per turno sul locale.
Dite pure addio alla piramidi di patatine Pringles, ai panini dalla nomenclatura memorabile, ai maialetti fluo, quelli che grugniscono infingardi accanto alle casse.
All’interno della struttura, alcuni punti fermi della catena di Farinetti: una caffetteria a marchio Kimbo, la pasticceria “Golosi di salute” del pettinatissimo Luca Montersino, le piadine dei Fratelli Maioli di Cervia ed il gelato Lait.
Perfino le squisite carni di razza Piemontese dell’azienda La Granda, Presidio Slow Food.
Il piano terra è dedicato all’acquisto di prodotti e di cibo da asporto, nella panetteria spicca il forno a legna.
I ristoranti, 350 posti a sedere in tutto, sono tre: c’è la pasta, la pizza napoletana e “La Sosta”, uno spazio dove sgranchirsi e tirare il fiato, senza trascurare la sostenibilità.
Pane sfornato al momento, fatto con lievito madre e farine biologiche macinate a pietra, pizza napoletana, cotture in forni a legna, e un ristorante con servizio al tavolo.
Tutto questo su una delle tratte autostradali più trafficate d’Italia, nella direzione sud. Una specie di sogno, per i viaggiatori di bocca buona.
Per chi invece resta fermo al palo, all’archeologia gastronomica di certi non luoghi, all’incubo della bottiglietta calda surriscaldata e del panino ammaccato nel cellophane, un avviso:
fermarsi qui solo per una pipì vi farà sentire in colpa.
[Crediti | Link: Autogrill | Immagini e video: Pasquale Belvito]