La nostra recensione di Associazione Salumi E Vini Naturali, nuova gastro-enoteca di Corso Garibaldi a Milano dove l’impressionante cantina di etichette naturali si accompagna ad un’offerta culinaria deludente.
Ma alla fine, come si mangia da Associazione Salumi e Vini Naturali? Con circa settecento etichette in cantina, la natura da alpha-enoteca dominante per imporsi nella giungla cittadina dei suoi simili è sfoggiata con sicumera. Tuttavia definire ASVN (per gli amici, o per i followers) come semplice enoteca naturale appare riduttivo. I vini naturali non bastano più, anche se sembra ieri veder spuntare a Milano le prime enoteche dedicate come primule nelle crepe dell’asfalto dei solfiti aggiunti, degli stabilizzatori, e degli altri artifizi dell’enologia convenzionale.
Si va affermando a Milano la tendenza che vede i wine bar naturali porre attenzione crescente sulla qualità dell’offerta gastronomica, sia in termini dei prodotti e ingredienti utilizzati sia della creatività in cucina. Personalmente, lo trovo un filone promettente e interessante, staremo a vedere.
L’estetica del locale è tutta riassunta nel suo nome. Nell’epoca dei circoli, associazioni, combattenti, reduci, canottieri, e altre comunità varie all’insegna del popolare e del nostalgico, il pastiche ironico della cultura post-moderna inibisce ogni sforzo creativo nella ricerca del nuovo. Rimane l’immaginazione del futuro e l’elaborazione del contemporaneo attraverso la messa in scena illusoria e malinconica del passato. Il futuro perduto, scomodando indebitamente il pensatore inglese Mark Fisher.
L’illusione nostalgica si completa appieno quando ASVN si spoglia dei pleonasmi del suo nome per diventare semplicemente Associazione e basta, nell’insegna sopra l’ingresso. Come una vecchia scritta lasciata in eredità da chissà quale precedente piccola bottega o collettivo proletario. Come quando in un archetipico paesino del dopoguerra c’era la “drogheria” e basta, essendo una sola, magari conosciuta informalmente e intimamente con il soprannome della padrona.
La messa in scena del piccolo mondo artigiano si spinge un pochino troppo oltre in questo caso fino a sfiorare un certo surrealismo. Qui ciò che si associa sono i vini con i salumi. Collettivi di oggetti, non di persone. Comitati e direttivi di tannini e muffe nobili, non di cristiani. E allora che associazione di materia inanimata sia e che tutto quindi rimanga saldamente nell’aura del finto, dell’illusorio, del fiabesco. Immaginiamo a serrande abbassate il circolo prendere vita come in una balera, con bianchi macerati in anfora corteggiare vezzose salamelle, baldanzosi stagionati invitare a un ballo molli e timide caciottine.
Menu, prezzi, piatti
Ma, dicevamo, come si mangia da ASVN? L’ambiente è scarno e intimo, povero in senso buono (siamo in un circolo, eh? Non dimentichiamo). La vera chicca è il giardino interno: prezioso e nascosto, una rarità eccezionale nella densa urbanità di via Garibaldi. La cantina è imponente e la proposta alla mescita si compone di una quindicina di etichette diligentemente assortite tra le quattro categorie convenzionali (bianchi, rossi, orange, e bollicine) con prezzi da 5 a 14 euro al calice. Non può mancare un trebbiano toscano orange (Santa Tre 2018), classe di vini molto in voga, e poi un insolito quarticello emiliano Incia 2017 e un rosso bourgogne Badeau 2017. Il resto dell’infinita scelta è riservato a chi intenda ordinare la bottiglia, ed è raccontato a braccio dal sommelier affabile e competente. Ma dove il vino abbonda, l’acqua scarseggia. Se non la chiedi, non la portano. Se la chiede la tua commensale, portano un solo bicchiere. Questa ed altre piccole, veniali sciatterie scalfiscono di poco un comunque gradevole servizio.
Insomma, come si mangia da ASVN? La proposta gastronomica è incentrata su l’abbinamento del vino a taglieri di salumi e formaggi nella più classica declinazione da enoteca, tuttavia espandendosi anche verso piatti di cucina semplice ma dalle intenzioni sfiziose e gourmet. “Associazione con prodotti naturali”, ci si auto-fregia. Il nostro tagliere misto salumi e formaggi (24 euro) custodisce un (non) segreto alquanto spiazzante, che ti chiedi sia mai possibile aver sbagliato porta? Non ci sono tanti supermercati in via Garibaldi, è difficile confondersi, ma magari nella fretta uno imbocca l’ingresso sbagliato. Qui però il nostro cotto al tartufo, il crudo e la coppa sono niente meno che affettati freschi al momento! Ecco la chiave di svolta, ecco che il sangue nelle vene ritorna a scorrere. Siamo salvi, sono niente meno che affettati freschi al momento. Il cestino del pane, ad accompagnare cotante naturali, associate prelibatezze, è però piuttosto dissociato nella sua composizione. Scomposto, cubista. Tozzetti, monconi e pezzettini (mediamente duri).
Le arancine, due per due (dice il menu) sono lo yin e lo yang, il tutto e il niente, il troppo e il troppo poco. Gli opposti che né si incontrano né si sublimano reciprocamente. Laddove quella allo zafferano è un etereo nonnulla, quella al ragu è violenta di sapidità e gonfia di sale, quasi da risucchiare per osmosi l’umidità dell’aria intorno a sé. Le lasagne fatte in casa sono condite dello stesso ragu dell’arancina. Come sa di sale la lasagna altrui! Direbbe Dante.
E allora torniamo a quell’insegna, così ingenua ed evocativa nella sua semplicità, ma forse involontariamente così azzeccata: Associazione senza specificare altro, che mettendo “salumi” sul titolo, chissà la gente cosa va pensando, cosa si mette in testa. Ma immaginate una calda serata di primavera, un meraviglioso giardino nascosto, dove fare un aperitivo con un paio di calici di vino naturale ricercato e ben proposto. E soprattutto una prenotazione in un ristorante della zona subito dopo. Per me, è affare fatto.
Informazioni
Associazione Salumi e Vini Naturali
Indirizzo: Corso Garibaldi, 41, 20121 Milano MI
Orari di apertura: Martedì – Venerdì: 12:30/15:00 – 18:00/00:00.Sabato – Domenica: 18:00 – 01:00. Lunedì chiuso
Tipo di cucina: Gastro-enoteca naturale
Ambiente: informale e scarno. Bellissimo giardino interno.
Servizio: competente e amichevole, qualche sciatteria.