Ci avete detestato, o qualcosa di simile, quando abbiamo scritto: “Aprire un ristorante: perché lo fanno tanti italiani e perché chiudono subito“. Il post che, citando dati Fipe-Confcommercio, iniziava così: “di recente avete deciso di aprire un ristorante? Okay non vogliamo fare i menagramo, ma c’è il 27 per cento di probabilità che fra due anni vi ritroviate a chiudere bottega”.
Abbiamo infranto il sogno nel cassetto di stuoli di italiani, soprattutto giovani con meno di 35 anni di età spesso costretti a inventarsi un lavoro, e cioè aprire un’attività nel campo della ristorazione.
Bene, è arrivato il momento di farci perdonare. Se avete conservato entusiasmo, voglia di fare, di investire e di darci dentro, ecco cosa dicono le stelle, pardon, le statistiche, per il 2016.
IL FATTURATO AUMENTERÁ
Secondo un’elaborazione di dati ISTAT da parte di DGM Consulting, l’anno che si sta concludendo non è stato avaro di soddisfazioni per i ristoranti italiani che, complice Expo 2015, chiudono in cospicua crescita, mentre il fatturato totale annuo previsto per 2018, cioè 25 miliardi di euro, farà aumentare il giro d’affari del 2,6%.
C’è un dato in controtendenza complice il lungo periodo di crisi economica, il consumo medio dei pasti fuori casa è in calo: sempre nel 2018 spenderemo una media di 913 € contro i 934 € di oggi.
Ma siate positivi: il numero delle famiglie italiane che andrà al ristorante è in crescita costante; fino al 2018 aumenterà del 4,8%.
IN QUALE REGIONE APRIRE UN RISTORANTE?
Come sempre in Italia non tutte le regioni sono nate uguali. Il settore della ristorazione crescerà sebbene le dinamiche risultino molto diverse sia per fatturati che per trend di crescita.
Oggi la situazione è questa: il Nord occupa il 61,5% di quota di mercato del settore, il Centro il 21,5%, mentre le regioni del Sud e delle Isole il 17%.
Una crescita superiore rispetto alla media nazionale riguarderà Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, in queste regioni le famiglie italiane spenderanno di più rispetto al resto dei connazionali.
Come già negli ultimi anni, la regione privilegiata sarà la Lombardia (e in particolare Milano, +55,4% dal 2009 al 2015) con oltre il 20% del fatturato totale, quasi doppiato il Lazio, la seconda regione più grande.
Ma fate attenzione alle sorprese.
Nel settore della ristorazione in Trentino è atteso un grande sviluppo: se oggi la quota di mercato è modesta, la crescita, dovuta a un cospicuo aumento della spesa media delle famiglie, è molto promettente.
IN QUALE REGIONE SI GUADAGNA MEGLIO?
Se è vero che nel settore c’è potenzialità, può rivelarsi utile capire su cosa puntare. Meglio le regioni che sembrano garantire margini più alti o quelle dove è previsto un aumento di nuovi clienti? O ancora le regioni dove crescerà di più la spesa media dei clienti?
Chi vuole andare sul sicuro non guardi oltre la Lombardia, che come detto produce oltre il 20% del fatturato totale.
I coraggiosi interessati al futuro puntino dritti su Trentino Alto Adige e Lazio dove lo sviluppo si preannuncia sensibile sia per crescita della spesa media familiare (+5%) che per numero di famiglie (+8,31% rispetto al +3,65% della media nazionale).
Ebbene sì, dati alla mano il 2016 sembra essere l’anno giusto per rispolverare il progetto mai davvero archiviato di aprire un ristorante.
Adesso sapete “come”, “cosa” e “dove”, il “quando” decidetelo voi.
[Crediti | Link: Food24]