A ottobre 2016 abbiamo scoperto dove Antonino Cannavacciuolo avrebbe aperto il suo bistrot a Torino. A novembre 2016 avete visto la prima foto.
Ieri, domenica 23 luglio, alle 12 in punto, il Cannavacciuolo Bistrot ha aperto i battenti in via Cosmo 6, zona della Chiesa della Gran Madre, in un palazzo di fine Ottocento.
Inaugurazione è a sorpresa, o per dirla con le parole dello stesso Cannavacciuolo “una giornata di prova”, tra pizzette, bocconcini e altre minutaglie destinate all’aperitivo.
“La vera apertura è oggi”, ribadisce lo chef giudice di Masterchef, “quello di ieri è stato un pranzo di rodaggio”.
C’è entusiasmo per la riuscita ristrutturazione del locale da una cinquantina di coperti e dehors affacciato su via Santorre di Santarosa, disposto su due piani, con bancone imponente, alle spalle la cucina parzialmente a vista e i tavoli in apparenza disseminati nello spazio elegante senza un ordine preciso.
L’interno sembra uscito da una rivista d’arredamento aggiornata alle ultime tendenze, con tanto di mattoncini a vista nel piano interrato.
Insieme molto contemporaneo, rilassa e convince.
“Non appena ho visto questa posto dietro la Gran Madre l’ho subito sentito mio, per questo in due minuti l’ho scelto”, ha detto lo chef campano a La Stampa,
Il bistrot non aprirà a colazione, diversamente da quello che il patron del ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio ha aperto a Novara, ma soltanto a partire dall’ora di pranzo, per poi proseguire all’ora dell’aperitivo e infine per la cena.
Linguine di Gragnano (come Nicola Sommo, responsabile della brigata), calamaretti a spillo e pizza fritta saranno nel menu, insieme ai classici ragù di mare di Cannavacciuolo, oltre a genovese e vitello tonnato in un prevedibile incrocio tra cucina campana e piemontese.
Vini esclusi, il prezzo dovrebbe oscillare dai 50 ai 70 euro a testa.
Spicca la cantina, che ha un assortimento di vini e di champagne ampio e profondo con alcune bottiglie che arrivano a costare a 700 euro a bottiglia.
[Crediti | Link e immagini: La Stampa]