I vincitori della World’s 50 Best Restaurant 2019 sono stati proclamati or ora, dopo la lunga soirée di oggi, 25 Giugno, a Singapore. Vince Mauro Colagreco (Mirazur, Mentone), che eredita il titolo da Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), quest’anno fuori dai giochi così come gli chef dei ristoranti “migliori del mondo” che lo hanno preceduto, entrando di diritto, secondo il nuovo regolamento, nella “Hall of Fame”, il limbo dei big.
Argentino e di formazione profondamente francese, Mauro Colagreco ha condotto il Mirazur della Costa Azzurra all’apice della classifica (sponsorizzata da S.Pellegrino – Acqua Panna) più ambita e criticata della ristorazione.
Facciamo il punto della situazione. Le posizioni dalla 120 alla 51 del mega-classificone sono state annunciate una settimana fa e sono stati assegnati, da un paio di mesi a questa parte, ben tre premi speciali: Lido 84, il ristorante di Riccardo e Giancarlo Camanini sul Lago di Garda, è il “ristorante da tenere d’occhio“, Daniela Soto-Innes è la “migliore chef donna” e José Andrés ha vinto l'”Icon Award“.
Vi anticipiamo, se avete il cuore debole e il patriottismo fervido, che l’Italia si è piazzata maluccio: se già sapevamo della caduta di Niko Romito, che con il suo Reale di Castel di Sandro si è piazzato alla posizione numero 51 (quindi, letteralmente, fuori dalla “50 best”), probabilmente in pochi si aspettavano la calata di Piazza Duomo di Alba e di Le Calandre di Padova: Enrico Crippa e i fratelli Alajmo perdono, rispettivamente, 13 e 8 posizioni.
Una sorta di “bug” del regolamento fa sì che René Redzepi del Noma di Copenaghen, più volte vincitore della World’s 50 Best Restaurant e oggi al lavoro in una versione rinnovata del suo ristorante – aperto a poche centinaia di metri dal Noma primigenio – restasse in gara. E infatti, c’è da stupirsi che non abbia vinto (chissà quante polemiche ci sarebbero state, no?), ma non vogliamo anticiparvi troppo.
Ecco dunque la lista completa dei vincitori della World’s 50 Best Restaurants 2019.
1. Mirazur, Mentone (Francia)
2. Noma 2.0, Copenaghen (Danimarca)
3. Asador Etxebarri, Atxondo (Paesi Baschi)
4. Gaggan, Bangkok (Thailandia)
5. Geranium, Copenhagen (Danimarca)
6. Central, Lima (Perù)
7. Mugaritz, Errenteria (Spagna)
8. Arpège, Paris (Francia)
9. Disfrutar, Barcelona (Spagna)
10. Maido, Lima (Peru)
11. Den, Tokyo (Giappone)
12. Pujol, Città del Messico
13. White rabbit, Mosca (Russia)
14. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)
15. Septime, Parigi (Francia)
16. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Parigi (Francia)
17. Steirereck, Vienna (Austria)
18. Odette, Singapore
19. Twins Garden, Mosca (Russia)
20. Tickets, Barcellona (Spagna)
21. Frantzén, Stoccolma (Svezia)
22. Narisawa, Tokyo (Giappone)
23. Cosme, New York (USA)
24. Quintonil, Mexico City (Messico)
25. Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, Parigi (Francia)
26. Boragò, Santiago (Cile)
27. The Clove Club, Londra (UK)
28. Blue Hill at Stone Barns, Tarrytown (USA)
29. Piazza Duomo, Alba (Italia)
30. Elkano (Spagna)
31. Le Calandre, Rubano (Italia)
32. Nerua, Bilbao (Spagna)
33. Lyle’s, Londra (UK)
34. Don Julio, Buenos Aires (Argentina)
35. Atelier Crenn, San Francisco (USA)
36. Le Bernardin, New York (USA)
37. Alinea, Chicago (USA)
38. Hiša Franko, Caporetto (Slovenia)
39. A Casa Do Porco, San Paolo (Brasile)
40. Restaurant Tim Raue, Berlino (Germania)
41. The Chairman (Cina)
42. Belcanto, Lisbona (Portogallo)
43. Hof Van Cleve (Belgio)
44. The Test Kitchen, Cape Town (South Africa)
45. Shuring, Bangkok (Thailandia)
46. De Librije, Zwolle (Paesi Bassi)
47. Benu, San Francisco (USA)
48. Ultraviolet, Shanghai (Cina)
49. Lèo, Bogotà (Colombia)
50. Schloss Schauenstein, Fürstenau (Svizzera)