Gli Yorkshire Pudding sono un contorno tipico della cucina inglese, che si servono innanzi tutto con il secondo piatto per eccellenza della cucina inglese, ovvero il roast beef, ma sono generalmente un contorno per gli arrosti, e in particolare del cosiddetto “Sunday roast”, ovvero l’arrosto della domenica, preparato nelle case private così come in ogni pub di quartiere: spesso un arrosto di maiale, di vitello, o uno stinco di maiale al forno. Si tratta di una specie di soufflé, preparato con una pastella di farina, uovo e latte, che nel forno si gonfia e poi collassa al centro; la consistenza è morbida, leggermente croccante in superficie e, a volte, un po’ gommosa. Non si mangia da solo, ma viene irrorato dalla salsa gravy, la salsa preparata con il fondo di cottura dell’arrosto, addensata con amido e profumata con il brandy.
A Londra, in uno dei templi della ristorazione tradizionale britannica, Simpson on the Strand, si serve solo un grande roast beef, affettato al tavolo, accompagnato da un paio di yorkshire pudding per ogni persona, verdure bollite o cotte al vapore, salsa gravy e horseradish, cren grattugiato e mescolato con la panna, piccante e dolce insieme.
Per la cottura degli Yorkshire pudding ci sono due stratagemmi da tenere presenti: il primo è quello di non creare grumi nella pastella, che essendo molto liquida, si farebbero sentire; la seconda è quella di scaldare molto bene lo stampo prima di versarci la pastella, lo shock termico aiuterà lo Yorkshire pudding a gonfiarsi e a diventare morbido al centro e ben dorato all’esterno. Per non ottenere grumi, bisogna mescolare prima le uova con la farina, meglio se preventivamente setacciata, e aggiungere il latte a filo, prima poco alla volta, e poi fermarsi a mescolare, e poi via via man mano sempre di più, sempre mescolando con una frusta. Se non avete la caraffa, potreste usare un mestolo da brodo per versare la pastella negli stampini, la caraffa vi facilita la vita permettendo di non sprecare pastella o sporcare i bordi.
Origini dello Yorkshire pudding
La prima versione di questa ricetta si trova in un libro di cucina inglese intitolato The Whole Duty of a Woman datato 1737, lì si dice che questo pudding si prepara con una pastella morbida come quella dei pancake, fatta cuocere in una padella di ghisa, e poi irrorata con il grasso della carne che cola dalla griglia o dallo spiedo. In quel libro la ricetta si chiamava semplicemente “dripping pudding”, mentre l’appellativo “yorkshire” deriva da un libro pubblicato 10 anni dopo, di Hannah Glass, intitolato The Art of Cookery Made Plain and Easy. Si dice che il nome Yorkshire derivi dal fatto che sono caldi e bruciacchiati come la legna del camino, ma probabilmente la paternità dello Yorkshire deriva dal fatto che questa ricetta nacque nel 1700 nelle zone rurali della Gran Bretagna per aggiungere calorie ai piatti di carne, che erano piuttosto scarsi.
Un’altra tappa importante nello sviluppo di questa ricetta fu la sua industrializzazione, iniziata nel 1995, a causa del fatto che la vita sempre più frenetica aveva ridotto di molto questa preparazione casalinga, nacque così il marchio Zia Bessie, con sede nello Yorkshire, che ancora oggi produce dei pudding già pronti, che devono solo essere riscaldati.
- Farina bianca 200 g
- Uova 4
- Latte intero 200 ml
- Burro
Come preparare lo Yorkshire pudding
Mettete in una ciotola le uova e sbattetele leggermente, aggiungete la farina e mescolate fino ad ottenere una crema. Infine aggiungete il latte a filo, mescolando con la frusta, in modo da sciogliere la pastella ottenendo quella consistenza semi liquida necessaria per questa ricetta.
Mettete il burro in fiocchi in una teglia da muffin, dovrà esserci una noce di burro in ogni stampino. Mettete la teglia in forno caldo a 180 gradi, quando il burro si sarà sciolto, con un pennello da cucina spargetelo sui bordi e sulla base, in modo che siano ben unti.
Trasferite il composto in una caraffa, versate negli stampi la pastella degli Yorkshire pudding, riempiendoli per tre quarti. Rimettete in forno e fate cuocere a 180 gradi ventilato per 25 minuti. Gli Yorkshire pudding si gonfieranno e poi collasseranno al centro. Serviteli caldi.
Conservazione
Questi Torkshire pudding sono buoni appena fatti e caldi, se ne dovessero avanzare conservateli in un contenitore con il coperchio nel frigo per un paio di giorni, e riscaldateli in padella con una noce di burro. Potete anche congelarli, e scongelarli lentamente fuori dal frigo, vanno comunque serviti caldissimi.
Consigli e varianti
La variante tipica della cucina inglese di questo piatto è il “toad in the hole“, letteralmente “rospo nel buco”. Si tratta di una teglia riempita dell’impasto degli Yorkshire pudding, in cui vengono messe delle salsicce inglesi e un sugo di verdure e cipolle; il tutto viene cotto in forno.
Tuttavia, una volta appresa la ricetta della pastella base potrete insaporirli a piacere, per renderli sia dolci che salati: con senape ed erbe aromatiche, con mele e pezzetti di pancetta, con more e caramello..