La verza bollita è il modo più semplice di preparare la verza, un ortaggio invernale, che arriva a novembre dopo le prime gelate notturne, ma la cui stagione arriva fino a marzo inoltrato. Ha un aspetto simile al cavolo cappuccio ma le sue foglie sono più scure e increspate. Ha molti nomi diversi tra cui cavolo di Savoia o cavolo di Milano
È alla base di moltissime ricette soprattutto nella pianura padana e in particolare nella zona di Piacenza e Mantova; ma è molto usata anche nella Valtellina in cui è uno degli ingredienti dei celebri pizzoccheri. Ed è un ingrediente base nei dolmades greci e nel sarmale rumeno.
Una volta cotta ha un odore abbastanza forte, ma meno forte del cavolfiore. Per ovviare all’odore si può usare l’alloro oppure alcuni pezzi di mela messi a cuocere assieme alla verza. La verza si può consumare cruda, tagliata a striscioline, ma è abbastanza croccante e ha un sapore forte. Il più delle volte la si mangia cotta, in umido o lessa, come in questo caso. la si può condire a piacere; una variante molto golosa è servirla con burro fuso e Parmigiano.
- Verza 500
- Sale grosso 1 Cucchiaino
- Alloro 1 Foglia
- Olio extravergine di oliva
- Limone il succo 1/2
- Finocchio semi
Preparazione
Per preparare la ricetta della verza bollita togliete le foglie esterne alla verza, tagliatela a metà e privatela del torsolo.
Tagliatela a listarelle.
Mettete la verza a bollire per 10 minuti in abbondante acqua salata con l’aggiunta di una foglia di alloro.
Scolate e strizzate la verza.
Conditela con olio, succo di limone e semi di finocchio.