La ricetta dell’uovo di Pasqua decorato, uno dei simboli della festività cristiana, insieme alla colomba, simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro.
L’uovo di cioccolato così come lo conosciamo è figlio di una recente tradizione, ma il dono di uova vere, decorate con disegni, simboli o dediche è legato alle festività pasquali già dal medioevo, il Cattolicesimo riprese le tradizioni pagane che vedevano nell’uovo il simbolo della vita e le ha rielaborate nella prospettiva del Cristo risorto. Come il sepolcro di pietra dove è stato sepolto Gesù, anche l’uovo somiglia ad un sasso privo di vita, ma al cui interno trova posto una nuova vita pronta a sbocciare.
Tuttavia le prime testimonianze di uova decorate scambiate durante la Pasqua le abbiamo nel Medioevo, dove venivano regalate alla servitù, l’uovo decorato che rappresentava la rinascita della natura con l’avvento della primavera ben si sposava al concetto del Cattolicesimo della rinascita di Cristo che ne fece quindi un simbolo.
Le prime uova decorate si preparavo lasciando bollire le uova con foglie e fiori, in modo da poter assumere una colorazione dorata ed impreziosirli, prese poi piede l’usanza di creare uova artificiali, rivestite di materiali preziosi come l’argento, il platino e l’oro, destinati ovviamente non più alla servitùù ma agli aristocratici, sembra che Edoardo I di Inghilterra ne commissionò 450 da donare in occasione della Pasqua. Ben note le famose uova Fabergé, nate dall’idea dell’orafo Peter Carl Fabergé appunto, che nel 1883 ricevette direttamente dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria, nacque quindi il primo uovo Fabergé, un uovo di platino, smaltato bianco che conteneva al suo interno un altro uovo, in oro che conteneva al suo interno ben due doni, un pulcino d’oro e una riproduzione della corona imperiale.
Ovviamente, se pur noti e richiestissime, non sono le uva Fabergè ad essere attualmente le più diffuse, ma bensì il più classico e decisamente più economico uovo al cioccolato, che ha conosciuto il suo successo solo nell’ultimo secolo e che noi oggi proviamo a riprodurre e decorare come un moderno Fabergé…più o meno.
- Cioccolato fondente al 55% di cacao 1.2 kg
- Pasta di zucchero 35 g
- Confetti colorati
Preparazione
Spezzettate il cioccolato con l’aiuto di un grosso coltello ben affilato.
Mettetene 810 g in una grande contenitore adatto al microonde.
Fatelo sciogliere per un minuto e 30 secondi alla temperatura di circa 900 watt.
Mescolate con una spatola in silicone e fate sciogliere ancora alla stessa temperatura per un altro minuto.
Mescolate nuovamente e controllate che sia perfettamente sciolto, se così non fosse fate sciogliete per altri 30 secondi.
Mescolate e misurate la temperatura al cuore, dovrà essere tra i 45° e 50°.
Aggiungete il resto del cioccolato e mescolate con cura fino a completo scioglimento.
Misurate ancora la temperatura: dovrà essere di circa 32°, se così non fosse mescolate ripetutamente ancora un po’.
A temperatura raggiunta versate tutto il cioccolato, dividendolo nelle due cavità, in uno stampo per un uovo di circa 200 g.
Fate aderire bene anche ai bordi, ruotando lo stampo.
Dopo circa 3 minuti, girate lo stampo, colando il cioccolato in eccesso su una leccarda rivestita di carta forno.
Mettete lo stampo in frigo a solidificare. Saranno necessarie circa 2 ore.
Trascorso il tempo di riposo, estraete lo stampo dal frigo, sollevatelo e controllate se sotto presenta delle parti “opache”.
Se si presentano delle “chiazze” opache significa che l’uovo è pronto per essere estratto dallo stampo. Girate lo stampo e battetelo leggermente sul piano di lavoro. Fate attenzione a non rompere l’uovo.
Sciogliete ora un po’ del cioccolato avanzato.
Con l’aiuto di un pennellino ad uso alimentare spalmatelo abbondantemente sui bordi e fate aderire le due estremità dell’uovo dopo aver inserito all’interno una piccola sorpresa a vostra scelta avvolta nella pellicola alimentare.
Riponete con delicatezza nel frigo e aspettare circa 10 minuti.
Stendete la pasta di zucchero molto sottile, e con l’aiuto di piccoli stampini a piacere ritagliate le vostre forme. Nel mio caso, avendo fatto dei piccoli fiori, ho decorato il centro di alcuni con piccoli confettini di zucchero, attaccandoli spennellando pochissima acqua.
Disponete i fiori (o e le forme prescelte) in modo apparentemente casuale, facendoli aderire all’uovo con poco cioccolato sciolto.
Consigli
Si conservano a lungo osservando la data di scadenza della pasta di zucchero e del cioccolato.
L’deale è confezionarli avvolgendoli con appositi sacchetti alimentari richiudendoli con graziosi nastri in tessuto e tenendoli in luogo fresco e asciutto.
Il cioccolato avanzato, potrà essere riutilizzato più volte fino ad esaurimento, si può, infatti, temperarlo all’infinito.
Potrete decorarli anche con semplici iniziali utilizzando gli stampi “a lettera” per i biscotti.