Le uova alla diavola sono un antipasto molto antico, si preparano fin dall’Antico Egitto e dall’Antica Roma e hanno molti nomi diversi: uova ripiene e uova alla russa sono i più usati. In Piemonte si chiamano anche Uova alla bella Rosina, il cui nome deriva da Rosa Vercellana, moglie di Vittorio Emanuele II di Savoia che si dice preparasse questa ricetta al re, quando andava a farle visita a Fontanafredda. Il termine, dunque, è un termine generico, che significa semplicemente uova ripiene e che non aggiunge nulla sul contenuto; e anche in inglese, allo steso modo che in italiano, le uova ripiene si chiamano “deviled egg”. Tuttavia il contenuto di questa particolare ricetta che vi proponiamo è piccante, e questo deriva dal fatto che, a partire dalla fine del XVIII secolo, in Inghilterra, si cominciarono a definire tutti i piatti piccanti con il termine “alla diavola”.
Questo piatto è particolarmente bello da vedere, ma per curare l’estetica bisogna conoscere il trucco per cuocere bene le uova sode e poi sbucciarle alla perfezione: per farlo basta cuocere le uova per almeno 10 minuti, in modo che sia il tuorlo che l’albume siano ben sodi, subito dopo la cottura bisogna raffreddare bene e velocemente le uova immergendole in acqua fredda. In questo modo basterà esercitare un po’ di pressione sul guscio in modo che si frantumi e si sbucceranno facilmente.
Gli ingredienti del ripieno di queste uova sono tutti particolarmente sapidi: non solo i capperi, ma anche le olive nere e le acciughe sono molto salati. Al tonno il compito di abbassare un po’ la salinità del ripieno, e amalgama il tutto conferendo alla salsa una certa cremosità. Se si volesse aumentare la cremosità, si può aggiungere un po’ di olio di oliva oppure un cucchiaio di maionese.
Se vi piacciono gli antipasti con le uova, provate le uova alla monachina, una ricetta tradizionale di pasqua, in cui le uova sode vengono fritte in pastella. Oppure provate lo scenografico uovo nuvola.
- Uova 8
- Tonno sottolio in scatola sgocciolato 160 g
- acciughe sottolio 6 Filetto
- Cappero sotto sale 1 Cucchiaio
- Peperoncino secco 1
- Olive nere 50 g
- Prezzemolo fresco
- Erba cipollina fresca
- Aneto fresco
- Paprika dolce 1/2 Cucchiaino
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
Come fare le uova alla diavola
Mettete le uova in una pentola e copritele completamente di acqua, mettete la pentola sul fuoco e fate bollire per 10 minuti, a fuoco basso, in modo che il bollore sia moderato. Raffreddate le uova sotto l’acqua fredda corrente, fino a che non sono tiepide, quasi fredde.
Sbucciate le uova rotolandole su una spianatoia, e schiacciandole leggermente, in modo che il guscio si frantumi e sia più semplice sbucciarle. A questo punto tagliatele a metà esatta e raccogliete i tuorli in una ciotola.
Nella ciotola aggiungete: il tonno sgocciolato, le olive nere denocciolate e tritate al coltello, i capperi sciacquati e tamponati e tritati al coltello, il peperoncino sbriciolato, le acciughe a pezzetti. Schiacciate con il dorso della forchetta in modo che i tuorli si schiaccino e si amalgamino con gli altri ingredienti creando una pasta. Aggiungete anche la paprika e mescolate bene.
Lavate le erbe aromatiche, tamponatele con un canovaccio pulito ed eliminate i gambi più grossi o coriacei. Tritate finemente al coltello le erbe aromatiche. Riempite le uova con un cucchiaio, oppure, per un risultato esteticamente più gradevole, usate un sac à poche. Decorate le uova con un filo d’olio e con le erbe aromatiche tritate e portate in tavola, oppure conservate fino al pasto in frigorifero.
Conservazione
Le uova alla diavola non si conservano più di 48 ore in frigorifero, coperte da una pellicola alimentare o in una scatola con il coperchio. Se vi è possibile organizzarvi, potete lessare e sbucciare le uova il giorno prima, e poi creare il ripieno il giorno in cui volete servire le uova.
Consigli e varianti
Le uova alla diavola si possono preparare con ingredienti vari: i capperi sotto sale possono essere sostituiti dai capperi sottaceto. Mentre sulle erbe aromatiche è possibile spaziare a piacere, quelle indicate sono le migliori perché le foglie sono giovani e tenere, e allo stesso tempo profumatissime.