Dire torta al cioccolato è un po’ come tirare in mezzo la musica senza conoscerne la genealogia. Rock è il progressive dei Genesis, quello psichedelico dei Jefferson Airplane. E il Kraut dei Tangerine Dream? Lo stoner dei Kyuss? Rock pure quello.
Eppure, nell’immaginario collettivo dei palati annoiati e tutti uguali, la torta al cioccolato è solo quella mattonellina asciutta, stantia, e solitamente ricoperta da una ditata di polvere e zucchero a velo. Dove sono i fondant alla francese, la Foresta Nera, le contaminazioni? Il rock è solo di chi suona la Stratocaster? Qui una lista, aggiornata e imperdibile, delle ricette al cioccolato testate a approvate da dissapore, più un’insospettabile new-entry.
Torta caprese Senza glutine
In breve: dolce da dispensa, naturalmente privo di glutine e tipico dell’isola di Capri, la Torta Caprese si prepara miscelando sapientemente mandorle tritate, cioccolato fondente, zucchero, burro e uova.
Livello di difficoltà: facile
2. Vietata ai minori: Torta al cioccolato e birra
In breve: Se è vero che l’alcol evapora col calore, l’aroma della birra scura, vivaddio, resta.
La torta al cioccolato e birra è la torta che accompagna i festeggiamenti di San Patrizio, fondente e profumata, con una soffice glassatura al formaggio cremoso e panna, a simulare la spuma che sigilla i boccali.
Livello di difficoltà: medio
3. Evergreen: Torta sacher
In breve: Dolce leggendario protetto da copyright, la ricetta originale della Torta Sacher langue in chissà quale cassaforte dell’omonimo Hotel.
Biscotto al cacao farcito con confettura di albicocche, nappato e ricoperto da una sottile glassa al cacao, solitamente servito con uno spuntoncino di panna montata.
Livello di difficoltà: medio
4. Torta al cioccolato e caramello mou salato
In breve: la torta al cioccolato e caramello mou salato è la torta al cioccolato più laida mai sperimentata: un guscio al cacao ripieno di caramello salato e innaffiato di ganache fondente e brillante.
Ho sentito gente mugolare dopo averla addentata.
Livello di difficoltà: medio
5. La parte croccante: Crostata al cioccolato di Ernst Knam
In breve: per chi detesta le torte farcite col mastice e rifugge i dolci che sanno di asciugamano.
La crostata al cioccolato ripiena e con crema pasticciera è patrimonio Unesco.
Livello di difficoltà: facile
6. Senza burro, latte, uova: Torta al cioccolato vegan
Guardate questo dolce.
Guardatelo bene.
È la torta al cioccolato vegan dei “senza”, al suo interno non vi è traccia di burro e uova.
Come fa un dolce senza dolce ad essere così sexy, misterioso ed invitante, e non rassomigliare neanche lontanamente ad un disco di compost pressato?
Chiedetelo a Nigella Lawson, nostra signora dell’abbondanza e dei twin set, che ha inserito questa torta nel volume “Simply Nigella”, il suo ultimo ricettario.
Ps. Se non vi fidate della sottoscritta, che ha pesato con amore tutte le dosi riportate in cucchiai e cucchiaini, trovate qui la videoricetta targata BBC.
Ecco la ricetta torta al cioccolato vegan.
Dose per una teglia da 20 cm
Per la torta:
225 g di farina 00
1 cucchiaino e ½ di bicarbonato di soda (8 g)
½ cucchiaino di sale fino (3 g)
1 cucchiaino e ½ di caffè solubile (3 g)
75 g di cacao amaro
300 g di zucchero di canna grezzo
375 ml di acqua bollente
75 g di olio di cocco (o 90 ml se fuso)
1 cucchiaino e ½ di acetto di vino bianco o di mele (7,5 ml)
Per la glassa al cioccolato:
60 ml di acqua fredda
75 g di burro di cocco (o burro vegetale/margarina/crema di mandorle/tahina)
50 g di zucchero di canna grezzo
1 cucchiaino e ½ di caffè solubile (3 g)
1 cucchiaio e ½ di cacao amaro (15 g)
150 g di cioccolato fondente al 70% tritato finemente
Per guarnire (ingredienti opzionali):
1 cucchiaio di petali di rosa disidratati
1 cucchiaio di pistacchi tritati
Inizio preriscaldando il forno a 180° (modalità statica) e nell’attesa fodero lo stampo da 20 cm con carta forno, rivestendo il fondo e le pareti della teglia.
Per il circolo perfezionisti anonimi: date un’occhiata al nostro video dimostrativo e acquisite la tecnica.
La glassa:
Verso l’acqua fredda, il cacao, il caffè solubile, il burro di cacao* e lo zucchero di canna in un pentolino, porto tutto a bollore rimestando con una frusta.
Quando il composto comincia a borbottare e gli ingredienti sono completamente dissolti allontano dal fuoco e aggiungo il cioccolato fondente tritato finemente. Lavoro con la frusta fino ad ottenere una glassa liscia e lucida, metto da parte e lascio raffreddare.
*il burro di cacao renderà la glassa un po’ più spessa e densa.
La torta:
Due terrine di fronte a me.
Nella prima verso la farina setacciata con il cacao, il bicarbonato, il sale ed il caffè solubile. Miscelo le polveri con una forchetta per eliminare i grumi.
Nella seconda scodella mescolo lo zucchero di canna, l’aceto di vino bianco e l’olio di cocco con l’acqua bollente, lavoro il composto con una spatola fino a disintegrare i blocchi di olio di cocco galleggianti.
Unisco il mix di polveri agli ingredienti liquidi, giro velocemente per amalgamare il tutto e verso l’impasto nello stampo.
Cuocio in forno a 180° e trascorsi 35 minuti controllo la cottura con uno stecchino, come da ricetta.
Niente, la torta è ancora umida, paziento e lascio cuocere per 45 minuti in tutto.
Lascio raffreddare nello stampo e capovolgo su un’alzatina.
Ricopro la torta con la glassa al cioccolato aiutandomi con una spatola, decoro i bordi con poco zucchero dorato (potete guarnire la superficie del dolce con frutta fresca/secca e tritata).
Attendo 30 estenuanti ed interminabili minuti, ritaglio una fetta generosa e mi preparo all’assaggio.
Il profumo di cacao e caffè è euforizzante, la mollica è umida, “fudgy” direbbero gli inglesi, il sapore (eccezionale) è di quelli che non ti aspetti da un dolce censurato e assemblato per sottrazione.
Il mio compito pare terminato, per ora.
Dimentico qualcosa? Suggerimenti per le prossime ricette a base di cioccolato?
Sciogliete le falangi e sotto coi commenti, rispondo anche a ore pasti.