I troccoli sono una pasta tipica del foggiano, preparata con la farina di grano duro e tagliata con il troccolaturo, una sorta di mattarello con delle lame circolari che, una volta passato sulla sfoglia, crea dei tagliolini piuttosto spessi e rustici.
Normalmente i troccoli sono la pasta fresca della domenica, che viene servita con ragu di carne, di salsiccia o di pancetta, ma in certe zone del Gargano si usa servire i troccoli con i frutti di mare, mentre in autunno i troccoli sono serviti con i funghi cardoncelli.
Il troccolaturo è uno strumento antico nella cucina italiana, se ne trova ttracci fin dalla metà del 500, quando viene citato del libro l’opera dell’arte del cucinare di Bartolomeo Scappi. Un piatto simile ai troccoli sono gli spaghetti alla chitarra, molto diffusi nel Centro italia, in Abruzzo, Molise e Lazio. Questi ultimi però si riconoscono rispetto ai troccoli perché hanno una sezione quadrata, data appunto dallo strumento con cui vengono tagliati, chiamato chitarra, una sorta di telaio munito di mattarello su cui si schiaccia la pasta.
- Semola rimacinata di grano duro 350 g
- Uovo 1
- Olio extravergine di oliva 1 Cucchiaio
- Acqua
- Sale 1 Pizzico
Preparazione
Per preparare la ricetta dei troccoli mettete in una ciotola la farina, realizzate un cratere al centro.
Aggiungete l’uovo e il pizzico di sale e cominciate a impastare.
Aggiungete l’olio e l’acqua a filo e impastate fino a che non ottenere una pasta liscia e omogenea.
Fate riposare l’impasto coperto da una pellicola per 30 minuti.
Riprendete l’impasto, tagliatelo a pezzi e stendete una sfoglia non troppo sottile (circa 3 mm).
Usate il troccolaturo sulle sfoglie in modo da ottenere i troccoli.
Stendete i troccoli su una spianatoia in cui avrete steso della semola.
Fate asciugare per almeno 4 ore prima di cuocere.
Consigli
Potete condire i troccoli con un ragù di carne, ma anche con dei molluschi o infine, per un piatto fusion tra le tradizioni regionali, con il pesto genovese.