Le trenette al pesto sono uno dei piatti più iconici della cucina ligure. Questa pasta lunga si sposa molto bene con il pesto alla genovese, e con l’aggiunta di patate e fagiolini la texture diventa più complessa, cremosa e croccante insieme.
Le trenette sono un formato di pasta tipico della Liguria, molto simile alle linguine ma leggermente più larghe e spesse. La loro origine risale al XIX secolo, quando venivano prodotte artigianalmente nelle botteghe locali; aifferenza delle linguine, che hanno una forma più sottile e appiattita, le trenette trattengono meglio il condimento perché sono porose.
Il pesto alla genovese, nella sua preparazione tradizionale, andrebbe realizzato con un mortaio in marmo e un pestello in legno, questo metodo permette di ottenere una crema omogenea senza surriscaldare il basilico, preservandone il colore verde brillante e il sapore intenso. Tuttavia, nelle cucine moderne si utilizza spesso il mixer per comodità. Per evitare che il calore delle lame alteri il colore e il sapore del pesto, si consiglia di frullare a impulsi e di aggiungere qualche cubetto di ghiaccio, in questo modo, si mantiene intatta la freschezza del basilico.
Uno degli errori più comuni nella preparazione del pesto è il rischio che risulti troppo amaro. Questo può accadere per diversi motivi: l’uso di foglie di basilico troppo grandi o vecchie, un’eccessiva ossidazione durante la lavorazione o l’impiego di un olio extravergine troppo forte. Per evitare questo problema, è importante scegliere basilico giovane e fresco, utilizzare un olio dal sapore delicato (quello ligure ad esempio, o quello del Garda) e non eccedere con l’aglio. Inoltre, pestare delicatamente gli ingredienti aiuta a mantenere un gusto equilibrato.
Per preparare le trenette al pesto con patate e fagiolini, basterà cuocere le trenette in abbondante acqua salata, aggiungendo patate tagliate a dadini e fagiolini a metà cottura. Una volta scolata la pasta, si mescola con il pesto diluito con un po’ d’acqua di cottura, per ottenere una consistenza cremosa e avvolgente.
Se amate i primi piatti a base di pesto, provate anche le classiche trofie al pesto e le lasagne al pesto. Se invece volete preparare altre tipologie di pesto sono ottimi il pesto di pistacchi e il pesto di noci, ma anche la variante siciliana del pesto alla genovese, il pesto alla trapanese.
- Trenette 400 g
- Patata di grosse dimensioni 1
- Fagiolini 100 g
- Basilico 50 g
- Olio 100 ml
- Parmigiano reggiano grattugiato 50 g
- Pecorino sardo stagionato grattugiato 30 g
- Pinoli 30 g
- Sale
Come fare le trenette al pesto con patate e fagiolini



Lavate le foglie di basilico e asciugatele. Mettetene la metà nel mixer assieme ai pinoli, a un pizzico di sale, e metà del formaggio. Azionate versando l’olio a filo.
Aggiungete l’altra metà delle foglie di basilico e l’altra metà del formaggio e terminate di frullare aggiungendo ancora l’olio a filo fino a quando non ottenete un pesto cremoso e omogeneo.
Sbucciate le patate e spuntate i fagiolini, tagliate tutto a pezzi grossolani. Mettete le patate in una pentola piena d’acqua sul fuoco e leggermente salata. Quando l’acqua bolle, aggiungete le trenette e i fagiolini e fateli cuocere per il tempo indicato sulla confezione della pasta. Stemperate il pesto con due cucchiai di acqua di cottura prima di usarlo per condire la pasta.

Conservazione
Il pesto pronto si conserva per una settimana nel frigorifero, avendo l’attenzione di riporlo in un barattolo di vetro con il coperchio e di ricoprirlo con un sottile strato di olio perché la superficie non si ossidi. Se volete potete anche congelarlo, magari usando il contenitore per il ghiaccio del freezer, in modo da avere delle monoporzioni da usare al bisogno. Al contrario, le trenette, una volta che sono cotte e condite, non si conservano bene, e se proprio dovessero avanzare usatele nel pasto successivo oppure ridate loro vita adattandole alla ricetta della frittata di maccheroni napoletana.
Consigli e varianti delle trenette al pesto
Questa ricetta può essere varianta in molti modi, in primis evitando di aggiungere le patate e i fagiolini, si otterrà un piatto più leggero dal gusto più netto. Se preferite un pesto più delicato omettete l’aglio, e se volete regolare la sapidità, o semplicemente semplificare la ricetta, omettete il pecorino.
Per evitare che il pesto diventi troppo scuro, mettete nel bicchiere del mixer un cubetto di ghiaccio in modo che il pesto rimanga freddo mentre lo frullate.
Qual è il miglior basilico per il pesto?
Il miglior basilico per il pesto è il Basilico Genovese DOP, una varietà caratterizzata da foglie piccole, ovali e di colore verde intenso. Questo basilico ha un aroma delicato, senza note di menta; viene ovviamente coltivato in Liguria e ha un disciplinare di produzione preciso, tuttavia si può facilmente trovare sul banco del fruttivendolo in tutta Italia.