Le treccine alla panna sofficissime, sono ideali per la prima colazione. Vengono preparate con il lievito madre e senza uova, il che conferisce a questi dolci una consistenza irresistibilmente leggera. Molto più salutari rispetto alle merendine industriali, le trecce alla panna sono perfette anche per essere portate a scuola.
Se ancora non possedete il lievito madre, grazie al quale è possibile ottenere una lievitazione naturale più lenta e aromatica rispetto al lievito di birra, potreste cominciare una coltura casalinga (in rete troverete un milione di tutorial, e anche su dissapore), oppure potreste farvene dare un po’ dal vostro fornaio di fiducia, in quel caso non usatelo tutto ma tenetene una parte da rifrescare e mantenere per le prossime ricette.
La digeribilità dei prodotti con il lievito madre è una leggenda metropolitana, o meglio è una verità solo se si parte da un lievito di ottima qualità, e si conosce molto bene la tecnica di lievitazione. Altrimenti è meglio usare (poco) lievito di birra.
- Panna fresca 300 g
- Lievito madre 150 g
- Zucchero semolato bianco 120 g
- Farina 00 200 g
- Farina Manitoba 200 g
- Miele 1 Cucchiaino
- Sale fino 1 Pizzico
- Acqua 30 g
- Vanillina 1 bustina
- Limone la buccia grattugiata 1/2
- Latte
- Zucchero a velo
Preparazione
Per preparare la ricetta delle treccine alla panna sofficissime, rinfrescate il lievito madre e lasciatelo raddoppiare.
Prendetene 150 grammi, fatelo a pezzetti e mettetelo insieme alla panna e al miele nel boccale della planetaria con il gancio a foglia, lavorando finché non si sarà amalgamato e avrà formato una schiumetta in superficie.
Sostituite la foglia con il gancio e unite le farine setacciate con la scorza grattugiata del limone e la vanillina.
Fate lavorare alla minima velocità finché la farina non sarà assorbita, aggiungete il sale sciolto nell’acqua, quindi unite lo zucchero.
Aumentate la velocità e proseguite finché non vedete che l’impasto stacca dalle pareti del boccale e tende a salire sul gancio.
Spegnete e prendete l’impasto delicatamente, avendo cura di farlo scivolare dal gancio senza strapparlo.
Mettete la pasta su un ripiano leggermente infarinato e lasciate riposare per 15 minuti.
Allargate l’impasto e formate un rettangolo schiacciando piano con i polpastrelli.
Effettuate una piega a tre prendendo il lembo a sinistra che porterete al centro, quindi spostate quello a destra sopra a chiusura.
A questo punto avrete ottenuto una specie di salsicciotto, spostate la chiusura superiore al centro quindi finite di arrotolare verso il basso.
Pirlate, ossia con i palmi rivolti verso l’alto, girate l’impasto su se stesso strofinandolo sul ripiano e contemporaneamente cercando di tirare l’impasto sotto.
Quando vedete che l’impasto è bello in tensione mettetelo a riposare al coperto per tre ore.
Prendete l’impasto e tagliate delle porzioni di circa 30 grammi.
Prendete ogni pallina e lavoratela portando i lembi dell’impasto al centro, fermandoli contemporaneamente con l’indice. Effettuate questa operazione su tutta la circonferenza.
Chiudete a metà e formate un salsicciotto.
Allungate strofinando sul ripiano per circa 7/8 centimetri.
Prendete tre salsicciotti per volta e unite le punte in alto sovrapponendole con l’accortezza di mettere più in altro la parte centrale. Cominciate a formare una treccia invertendo la posizione dei salsicciotti a destra e sinistra. Proseguite fino alla fine, quindi chiudete schiacciando le tre punte mandandole sotto. Pressate e mandate sotto anche le tre punte in alto.
Posizionate la treccia ottenuta su una placca ricoperta di carta forno, spennellate con il latte e lasciate raddoppiare al coperto, il che dovrebbe avvenire in circa 4 ore.
Passate in forno caldo a 180 gradi per venti minuti, fino a che risulteranno belle dorate.
Sfornate, spennellate di nuovo la superficie con il latte, dopodiché lasciate raffreddare su una gratella.