Il tofu fritto si può servire come antipasto, come secondo piatto o come contorno particolarmente ricco. Si tratta di una ricetta molto diffusa in tutta l’Asia e preparata in molti modi diversi, il modo che abbiamo scelto qui è un melting pot tra la tradizione asiatica e quella occidentale, soprattutto per quanto riguarda la pastella, che invece di essere la classica tempura con amido di riso e acqua, viene preparata con la farina di ceci, aromatizzata con pepe e cipollotto. La farina di ceci ha il vantaggio di dare una pastella morbida e croccante, molto simile a quella che si ottiene con le uova, di un colore giallo acceso, e un buon sapore finale. Inoltre è priva di glutine, il che rende questo piatto adatto anche a chi soffre di celiachia, solo a patto di usare per la marinata la salsa tamari, che a differenza della shoyu è senza glutine.
Il tofu, normalmente considerato un formaggio vegetale, fu inventato in Cina facendo cagliare il liquido gelatinoso che si ottiene dalla soia, che poi viene pressato in blocchi rettangolati. Qui in occidente è molto diffuso quello sodo, adattissimo per questa ricetta, ma da qualche tempo si sta diffondendo anche l’uso del tofu “silky”, che ha una consistenza più morbida, simile a quella di un primo sale.
Di per sè ha un gusto neutro e normalmente si usa come base per preparare salse e polpette, ma se lo si consuma al naturale, come in questo caso, va insaporito con la marinatura. Per marinare il tofu la base necessaria è la salsa di soia, tutto il resto può assecondare il gusto personale: erbe aromatiche fresche, peperoncino, zenzero, spezie, aglio e cipolla sono tutti delle buone idee, l’importante è dar vita al gusto inerte di questo formaggio vegetale.
Per quel che riguarda la frittura, si procede con la pastella proprio per aggiungere gusto e modulare la consistenza, anche se nulla vieta di friggere il tofu dopo averlo passato velocemente nella farina di riso: si otterrà una leggera doratura in superficie e nulla più. Se però volete preparare la pastella, tenete presente due aspetti fondamentali: la pastella deve essere sufficientemente liquida da scorrere bene sul tofu, ma anche abbastanza densa da rimanere attaccata alle pareti. La cosa migliore da fare, per ottenere la consistenza perfetta, è procedere per tentativi facendo prima una pastella densa e poi aggiungendo acqua man mano fino a che non si è soddisfatti del risultato.
Se volete preparare una frittura vegana, unite al tofu anche panelle e cazzilli.
- Tofu 400 g
- Salsa di soia tamari 100 ml
- Zenzero fresco radice 1 cm
- Olio di semi per friggere 500 ml
- Farina di ceci 4 Cucchiai
- Acqua 12 Cucchiai
- Pepe nero macinato
- Cipollotto la parte verde 1
Come preparare il tofu fritto
Tagliate il tofu a cubetti che abbiano 2 o 3 cm di lato, metteteli in una ciotola di vetro assieme alla salsa di soia. Poi grattugiate lo zenzero e prendete la polpa con due dita e strizzatene il succo dentro alla salsa di soia. Coprite con una pellicola da cucina e mettete a riposare in frigorifero per un’ora.
Affettate sottilmente la parte verde del cipollotto e mettetene due terzi in un piatto fondo assieme alla farina di ceci e al pepe. Mescolate con l’acqua, prima poca in modo da non creare grumi e ottenere una pasta, da sciogliere pian piano con il resto dell’acqua, dovrete ottenere un impasto abbastanza liquido.
Riprendete il tofu dal frigo e scolatelo dalla marinata, tamponatelo leggermente con la carta da cucina e immergete i cubetti, non più di tre per volta, nella pastella. Friggete in una padella con olio di semi bollente, fino a che non sono ben dorati da tutti i lati. Scolate e fate riposare un minuto sulla carta da cucina, poi servite accompagnandolo con il cipollotto crudo avanzato.
Conservazione
Il tofu fritto va mangiato appena fatto, se dovesse avanzare riscaldatelo nel forno ventilato a 100 gradi, oppure su una padella antiaderente arroventata ma senza grassi. Consumatelo comunque nell’arco di 24 ore e non congelatelo.
Consigli e varianti
Le varianti di questo piatto sono molteplici: esiste la versione giapponese, in cui il tofu è impanato usando solo amido di riso; quello cinese fritto in pastella eservito con il cipollotto crudo; e quello coreano ovvero fritto in pastella e servito con una salsa agrodolce a base di zucchero, salsa di soia e zenzero. Se non si ha la necessità di preparare un piatto vegano, si può optare anche per una pastella “all’italiana” con farina e uova.