La tartiflette è un piatto tipico della cucina savoiarda, originario delle Alpi francesi. È una pietanza sostanziosa a base di patate, pancetta, cipolla e l’inconfondibile formaggio Reblochon, che viene sciolto in modo da avvolgere gli ingredienti in una crema. La tartiflette è spesso associata ai mesi invernali, poiché rappresenta un perfetto comfort food da gustare dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci o al freddo delle montagne.
La storia della tartiflette è relativamente recente, nonostante la sua associazione con la tradizione alpina. Nata negli anni ’80, fu ideata per promuovere il consumo del Reblochon, un formaggio storico della regione della Savoia. Il nome “tartiflette” deriva da tartifla, un termine dialettale savoiardo che significa “patata”. La ricetta si ispira a un piatto rustico più antico chiamato pela, preparato con patate, cipolle e formaggio cotto in un grande recipiente.
Il Reblochon è l’ingrediente chiave della tartiflette e proviene anche esso dall’Alta Savoia, nella regione delle Alpi francesi. Questo formaggio a pasta morbida è prodotto con latte crudo di mucca ed è famoso per il suo gusto cremoso e delicatamente fruttato, con leggere note di nocciola. La crosta lavata è di colore chiaro e vellutata, mentre l’interno è morbido e fondente. Le forme di Reblochon si dividono in due categorie principali: piccole, di circa 240 grammi, e grandi, di circa 500 grammi. Per la tartiflette, la tradizione vuole che si utilizzi una forma medio-grande da 500 grammi, che permette di ottenere una perfetta copertura degli ingredienti e una consistenza cremosa ideale.
La preparazione della tartiflette è semplice ma richiede ingredienti di qualità. Le patate vengono cotte e poi unite a cipolle soffritte e pancetta, per essere infine disposte in una teglia; la forma di Reblochon viene tagliata a metà e posta sopra, con la crosta rivolta verso l’alto, in modo che il calore del forno sciolga il formaggio e lo distribuisca uniformemente. Una volta cotta, la tartiflette si presenta dorata e irresistibile, pronta per essere servita calda e condivisa in compagnia.
La cucina francese, soprattutto quella tradizionale propone diversi piatti sostanziosi, a volte anche cremosi. Se volete provarne qualcuno, la blanquette di pollo o di vitello fa al caso vostro. Un’altra ricetta classica è il beuf bourguignon. Mentre una ricetta molto ricca di formaggio anche se molto semplice è invece il croque monsieur, da provare magari con la salsa remoulade.
- Patata 1 kg
- Cipolla dorata 1 unità
- Pancetta a cubetti 150 g
- Vino bianco secco 1/2 Bicchiere
- Reblochon 500 g
- Burro 1 Noce
- Panna liquida 100 ml
- Pepe nero macinato
Come fare la tartiflette
Sbucciate la cipolla e affettatela sottilmente. Mettetela in padella assieme al burro e alla pancetta a cubetti e fate appassire la cipolla a fiamma bassa, in modo che non bruci. Quando la cipolla sarà morbida sfumate con il vino e aumentate la fiamma in modo che l’odore di alcol sparisca.
Sbucciate le patate e affettatele a fette di circa mezzo centimetro di spessore aggiungetele alla padella con cipolla e pancetta. Fate saltare le patate a fiamma media in modo che ammorbidiscano e dorino leggermente. Versate in una teglia da forno imburrata, versate la panna e spolverizzate il pepe. Tagliate a metà la forma di Reblochon e posizionate le due metà sulle patate, con la parte della crosta rivolta verso l’alto.
Mettete in forno per circa 20 minuti a 250 gradi ventilato. Fate riposare 5 minuti prima di servire.
Come conservare la tartiflette
La tartiflette si può conservare in frigorifero per un paio di giorni e riscaldare nel microonde, in modo da non seccare troppo le patate, oppure nel forno, però avendo cura di non impostare la temperatura a più di 150 gradi e di usare un foglio di alluminio per coprire la tartiflette. In ogni caso la cremosità del formaggio sarà difficile da ottenere nuovamente. Meglio non congelare la tartiflette per non compromettere del tutto la sua consistenza.
Consigli e varianti della tartiflette
La tartiflette si può preparare anche con le patate a cubetti; inoltre se preferite che il formaggio Reblochon sia uniformemente distribuito nel piatto potete tagliarlo a fette e spargerlo qui e lì nella teglia.
In Savoia esistono alcune varianti di questa ricetta:
- Le Croziflette, in cui le patate vengono sostituite dai crozets, una pasta savoiarda a base di farina di grano saraceno, a cui spesso viene aggiunto il prosciutto crudo savoiardo.
- La Morbiflette, che è un gratin di patate al forno con formaggio Morbier, vino bianco del Giura, pancetta, cipolle e crème fraîche.
- La Ch’tiflette, variante della tartiflette nota nella Francia settentrionale, dove al posto del Reblochon si usa il formaggio Maroilles e al posto del vino bianco la birra bionda.