I taralli napoletani sono uno snack lievitato molto diverso dai taralli pugliesi, questi ultimi infatti sono più piccoli, non sono intrecciati, ma soprattutto vengono cotti un due fasi, prima una bollitura e poi la cottura nel forno. I taralli napoletani sono invece un lievitato più classico, che si cuoce nel forno e diventano estremamente friabili grazie alla presenza di abbondante strutto nell’impasto. ovviamente, se non trovaste lo strutto, potete sostituirlo con il burro ma il risultato non sarà lo stesso soprattutto un termini di sapore.
La forma dei taralli napoletani è caratteristica, ricordano un po’ delle ghirlande e, se si vuole, si possono decorare con le mandorle. E come molti lievitati della tradizione partenopea, vedi anche il pane cafone o le graffe, usano un impasto indiretto, fatto con un lievitino da aggiungere poi all’impasto finale. Si tratta di una tecnica di lievitazione antica e molto efficace, che permette di migliorare la lievitazione e di ridurne i tempi. La farina da usare per questi taralli è una farina semplice, non troppo forte, la friabilità ne guadagnerà.
- Farina 00 500 g
- Acqua 180 ml
- Strutto 200 g
- Mandorle tritate 200 g
- Sale fino 10 g
- Lievito di birra fresco 8 g
- Miele 5 g
- Pepe nero macinato 5 g
Preparazione
Per preparare la ricetta dei taralli napoletani mescolate 100 gr di acqua con 80 di farina e il lievito.
Lasciate lievitare fino a che non si creano molte bolle sulla superficie, ci vorranno almeno 2 ore.
Mescolate la restante farina con la restante acqua, aggiungete il lievitino, lo strutto, il sale, le mandorle, il miele e il pepe.
Fate riposare l’impasto per 15 minuti.
Formate delle cordine di impasto arrotolandole sotto ai palmi delle mani. Intrecciate queste cordine e formate dei cerchi.
Fateli lievitare sulla placca del forno per almeno due ore.
Cuocete a 180 gradi per 50 minuti. Fate raffreddare completamente prima di servire.
Consigli
Se volete, prima di infornare, potete premere su ogni tarallo una mandorla intera a mo’ di decorazione.