Strangolapreti alla trentina, la ricetta dei canederli agli spinaci

La ricetta degli strangolapreti alla trentina, un piatto simile ai canederli, a base di spinaci, formaggio e pane ammollato nel latte.

Strangolapreti alla trentina, la ricetta dei canederli agli spinaci

Gli strangolapreti alla trentina sono un primo piatto classico del trentino, assomigliano ai canederli perché sono fatti con il pane raffermo, ma, rispetto a quelli, si tratta di un piatto completamente vegetariano, preparato con spinaci, uova e formaggio. Oltre agli spinaci si possono aggiungere erbe aromatiche fresche, che nella bella stagione crescono rigogliose in montagna; dato che gli strangolapreti sono un piatto comunissimo per i pranzi delle feste in famiglia, ognuno ha il suo segreto per renderli speciali; in generale le erbe più usate sono il dragoncello e il cumino.

Il nome, strangolapreti, sembra derivare dal fatto che durante il concilio di Trento, nel 1545, questo piatto fosse preparato e servito ai prelati che vi partecipavano; altri invece ritengono che l’origine del nome derivi dal fatto che i preti, che spesso alla domenica erano invitati a pranzo dai parrocchiani più devoti, mangiassero questo piatto così rapidamente da rischiare di strozzarsi. In ogni modo questi strangolapreti non vanno confusi con gli strozzapreti, un formato di pasta allungato, preparato con farina e acqua e molto diffuso nelle Regioni dell’Italia centrale.

In questa ricetta la parte davvero importante è gestire bene la consistenza degli strangolapreti, che, come i cugini canederli, devono resistere alla bollitura senza sfaldarsi. Il trucco principale è quello di eliminare il più possibile l’acqua dall’impasto, per farlo è necessario strizzare bene gli spinaci e asciugarli in padella rosolandoli con burro e cipolla. Ovviamente però, come quando si preparano gli gnocchi, non va bene nemmeno esagerare con l’aggiunta di farina, quest’ultima infatti conferisce agli strangolapreti una consistenza soda e compatta, ma tende ad annacquare e monopolizzare il gusto, per questo, se dovesse essere necessario aggiungere altra farina è meglio sostituirla con il pangrattato. Gli spinaci da usare sono quelli novelli, con tanta foglia e il gambo corto e tenero, ma si possono usare anche spinaci a foglia grande, basta eliminare i gambi più coriacei.

Se vi piace questa ricetta, una molto simile di origine toscana o marchigiana, sono i malfatti o gli gnudi.

Cucina: Italiana
Difficoltà: Facile
Tempo passivo: 30 Minuti
Preparazione: 30 Minuti
Porzioni: 4 Persone
Prezzo: Basso
Calorie: 730 Kcal
Vegetariano
Ingredienti
Per gli strangolapietri
  • Spinaci freschi in foglia 600 g
  • Pane 300 g
  • Latte intero 300 ml
  • Burro 40 g
  • Cipolla bianca piccola 1
  • Uova 2
  • Grana Trentino 40 g
  • Farina 1 Cucchiaio
  • Sale fino 1 Pizzico
  • Noce moscata 1 Pizzico
Per il condimento
  • Burro 80 g
  • Salvia fresca 10 Foglia
  • Grana Trentino 50 g

Come fare gli strangolapreti alla trentina

1

Scaldate il latte fino a bollore, poi versatelo sul pane che avrete tagliato a tocchi e messo in una ciotola. Fatelo riposare almeno 30 minuti in modo che si ammolli bene.

2

Lavate gli spinaci e privateli dei gambi più coriacei, poi lessateli in poca acqua, scolateli e strizzateli molto bene, poi tritateli al coltello.

3

Sbucciate la cipolla e tritatela finemente al coltello, poi sciogliete il burro in una padella antiaderente e rosolate la cipolla a fiamma bassa, fino a che non è morbida e trasparente. A questo punto aggiungete gli spinaci tritati e rosolateli fino a quando non sono bene asciutti. Salate e aggiungete la noce moscata, poi fate raffreddare.

4

Strizzate il pane con le mani, scolandolo dal latte, e mettetelo in una ciotola, aggiungete gli spinaci, il formaggio grattugiato, la farina e le uova. Mescolate bene con le mani e saggiate la consistenza del composto, se fosse troppo umido aggiungete un altro po’ di farina.

5

Formate gli gnocchi lavorandoli con due cucchiai, come si fa per le quenelle, metteteli su uno strofinaccio infarinato e lasciateli riposare. Poi lessateli in acqua salata, il bollore dovrà essere molto tenue e bisognerà cuocerne pochi alla volta.

6

Sciogliete il burro in una padella antiaderente, aggiungendo le foglie di salvia in modo che il burro acquisisca il loro sapore. Scolate gli gnudi delicatamente, e metteteli nel piatto, poi conditeli con il burro alla salvia e il Grana Trentino grattugiato.

Risultato
Strangolapreti alla trentina, la ricetta dei canederli agli spinaci

Conservazione

Gli strangolapreti si possono conservare, una volta cotti, in frigorifero per due o tre giorni, in un contenitore chiuso e possono essere riscaldati direttamente nel burro fuso. Prima di essere cotti, si possono congelare, in quel caso si mantengono per circa un mese, e devono essere bolliti quando sono ancora congelati.

Consigli e varianti

Gli strangolapreti tradizionali sono serviti con burro e salvia, e accompagnati da un formaggio stagionato, che può essere il Grana Trentino, oppure un formaggio stagionato saporito, anche di pecora. Nella stagione calda, possono essere conditi con una salsa di pomodoro leggera.

Ti è piaciuta la ricetta?