Il Sex on The beach è un cocktail ufficiale I.B.A. (International Bartenders Association), non molto alcolico (al massimo sta sui 15 o 16 gradi), che si prepara con una base di vodka e che nell’aspetto assomiglia moltissimo a un altro cocktail, il Tequila Sunrise, a base, ovviamente, di tequila. L’idea è quella di creare nel bicchiere una sfumatura aggiungendo, alla fine, uno sciroppo di frutta che si deposita sul fondo e che non si mescola agli altri componenti. In realtà però il Sex on the Beach può essere preparato anche mescolato, il risultato è un colore tra l’arancione e il rosso comunque molto invitante. Si prepara con la tecnica del built on ice, dunque si versa tutto nel bicchiere, senza usare shaker o altri strumenti professionali.
La nascita del Sex on the Beach è, come per tutti i cocktail, avvolta in varie leggende. Sicuramente è un cocktail che suggella l’aumento del consumo di vodka negli Stati Uniti a partire dagli anni Settanta. Un altro ingrediente caratteristico di questo cocktail è il peach schnapps, un distillato alla pesca proveniente dalla Germania o dai Paesi Scandinavi, preparato a partire da cereali, patate o melassa e aromatizzato con frutta e spezie, che all’inizio era un prodotto d’importazione e che ora viene prodotto anche negli Stati Uniti. All’origine, questo cocktail si chiamava Fun on the Beach, perché usare la parola “sex” negli anni Settanta non era ancora garanzia di successo. Pare che il nome attuale sia arrivato intorno alla fine degli anni Ottanta, grazie al barman del Confettis di Fort Lauderdale, Ted Pizio, che condusse un’indagine tra i suoi avventori durante lo spring break e trovò che i due termini più usati per descrivere quelle vacanze erano appunto “sex” e “beach”.
Probabilmente il Sex on the Beach è un’evoluzione del Cape Codder, un cocktail a base di vodka e succo di cramberries, proposto dalla cooperativa agricola del Massachusetts Ocean Spray per promuovere l’uso del succo di cramberries, il mirtillo americano, una produzione tipica degli Stati Uniti.
Se vi piacciono i cocktail estivi alla vodka, provate anche la Caipiroska e, ovviamente, la Caipiroska alla fragola.
- Vodka 4 cl
- Succo d'arancia 2 cl
- Liquore alla pesca 2 cl
- Succo di cramberris 2 cl
- Ghiaccio cubetti
- Arancia non trattata 1 Fetta
Preparazione del cocktail Sex on the beach
Riempite un bicchiere alto di cubetti di ghiaccio, agitatelo un po’ per raffreddarlo bene e versate la vodka.
Aggiungete il succo d’arancia e il liquore alla pesca e mescolate con un cucchiaino dal manico lungo.
Versate il succo di cramberries, lentamente, in modo che si depositi sul fondo. Non mescolate per non rovinare l’effetto sfumato. Decorate con una fetta d’arancia e servite subito.
Conservazione
Questo cocktail non si conserva a lungo, come accade per tutti i cocktail, soprattutto per quelli in bicchieri colmi di ghiaccio in cui il ghiaccio a poco a poco si scioglie e annacqua il cocktail. Se volete prepararlo in anticipo, potete mixare gli ingredienti in una caraffa, senza ghiaccio, e versarlo nei bicchieri al momento di servire, ma perderete l’effetto sfumato.
Consigli e varianti del drink
L’unico ingrediente di questo cocktail difficile da trovare è il succo di cramberries, i mirtilli rossi americani. Se non lo avete, potete sostituirlo con sciroppo alla fragola o granatina.
Le varianti di questo cocktail si sprecano. Una delle più conosciute è il Peach on the beach, preparato con vodka, Chambord, Midori, succo di ananas e succo di mirtillo rosso. Altrimenti c’è il Johnny on the beach con vodka, Midori, liquore di more, succo di ananas, succo d’arancia, succo di lampone e succo di mirtillo rosso. E poi il Sex on the bay con rum al cocco e succo d’ananas e il Sex in Japan, con liquore al melone. Ne esiste anche una variante “shot” composta da vodka alla pesca, vodka alla fragola e succo d’arancia.