Il semolino dolce è una ricetta tradizionale piemontese, tipica della cucina povera, preparato con pochissimi ingredienti e quelli tipici della cucina delle campagne. Si tratta di un dolce che ha diverse versioni in tutta Italia: dalla crema fritta bolognese ai cremini fritti di Ascoli Piceno, in generale non ci sono molte variazioni, se non il fatto che a Bologna e ad Ascoli la crema fritta si fa con la farina di grano tenero e le uova nell’impasto; la versione piemontese è quindi ancora più semplice ed economica.
Il semolino garantisce già di per sé la riuscita di un impasto compatto; il classico trucco per capire quando il semolino è cotto è quello di osservare i bordi del pentolino in cui è in cottura: quando si velano di bianco e il semolino si stacca dalle pareti allora è cotto. A quel punto lo si può far raffreddare e poi lavorare in molti modi. Noi consigliamo di metterlo in un piatto o in una ciotola per comodità, e senza guardare troppo alla forma finale che si ottiene, ma se volete prepararlo in losanghe o in quadrati, stendetelo con una spatola leggermente inumidita di acqua su una superficie liscia, anche il piano di marmo della cucina va bene; poi lasciatelo riposare fino a che non è completamente freddo, infine tagliatelo con il coltello a lama liscia nella forma che preferite. Oppure, per fare ancora prima, potete anche inumidirvi le dita e staccare dei pezzettini d’impasto da tuffare nelle uova sbattute e nel pangrattato.
La frittura invece va sempre eseguita a regola d’arte, è bene dunque scegliere un olio da fritti, alto oleico, con un punto di fumo alto e con pochi residui, che garantirà una frittura dorata ma soprattutto sana. L’olio va scaldato a 230 gradi, la temperatura si può regolare usando un termometro da cucina, oppure si può fare il classico test dello stuzzicadenti: se uno stuzzicadenti immerso al centro del pentolino sviluppa una serie di bollicine tutto intorno, allora l’olio è pronto per friggere. Tuttavia bisogna fare attenzione a non friggere più di 4 o 5 pezzi per volta, per non rischiare di abbassare troppo la temperatura di frittura.
Se volete un’alternativa ancora più golosa, provate anche la ricetta della crema fritta.
- Semolino 250 g
- Latte intero 1 lt
- Zucchero semolato bianco 60 g
- Limone la scorza grattugiata 1
- Uova 2
- Pangrattato
- Olio di semi per friggere 1 lt
Come fare il semolino dolce
In un pentolino dai bordi alti portate il latte a bollore, versate a pioggia il semolino, lo zucchero e la scorza grattugiata del limone e mescolate. Attendete che riprenda il bollore e mescolate spesso, fino a che non si rapprende. Ci vorranno circa 10/15 minuti.
Fate raffreddare il semolino versandolo in una ciotola e attendendo almeno 2 ore; se volete essere più sicuri del risultato mettetelo in frigorifero per una notte intera. Il giorno seguente prelevate con due cucchiaini umidi delle palline di impasto, passate la pallina che si sarà formata nelle uova sbattute e nel pangrattato e friggetela nell’olio caldo. Servite bollenti.
Conservazione
Meglio non conservarlo, ma se ne dovesse avanzare potete tenerlo in frigorifero un paio di giorni avvolto in una carta da fritti che assorbirà l’olio in eccesso. Per servirlo scaldatelo per 5 minuti sotto al grill del forno in modo da ridargli una certa croccantezza.
Consigli e varianti
Il semolino dolce nella ricetta tradizionale si prepara a losanghe, va dunque steso su una teglia rettangolare e bassa, fatto raffreddare bene e poi tagliato con un coltello affilato, e infine fritto. Questa versione è semplificata ma garantisce un ottimo risultato anche se non esteticamente impeccabile.
Per servire il semolino consigliamo un vino marsalato e una spolverata di zucchero a velo.
Il semolino dolce si può preparare anche con il Bimby, ovviamente solo per quel che riguarda la cottura della crema potete seguire questi passaggi:
- Mettete nel boccale il latte e azionate 6 minuti a 100° velocità Soft.
- Aggiungete il semolino, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e fate andare per 8 minuti, alla temperatura di 100° a velocità 2.