Le sarde a beccafico senza glutine sono una ricetta tipica della Sicilia in versione gluten free. Come molte delle ricette della tradizione, nascono come piatto povero nel tentativo di emulare un piatto opulento della nobiltà siciliana: i beccafichi ripieni.
I baccafichi sono piccoli volatili che la nobiltà cacciava e cucinava riempiendoli con le stesse interiora e altri ingredienti. Poiché era un piatto ricco, la gente comune non poteva permetterselo e ha pensato di riproporlo utilizzando ingredienti più facilmente accessibili. Ecco dunque che sarde fresche, pangrattato, pinoli e passolina (l’uvetta essiccata tipica della Regione) hanno dato vita a questo piatto estremamente buono pur nella sua semplicità.
Come tutte le ricette tradizionali, anche questa ha molte varianti a seconda della zona ma anche a seconda della famiglia che la prepara. Questa che vi proponiamo è un’eccezione alla regola, con un ingrediente difficile da trovare in qualsiasi variante locale: la salsa di soia. Le salse di soia più usate sono due, la soyu, ottenuta dalla fermentazione della soia con dei cereali, tra cui il frumento, e la tamari, ottenuta dalla sola fermentazione della soia e quindi senza glutine. Aggiungendo del pangrattato senza glutine si ottiene una ricetta perfetta anche per i celiaci.
- Sarda 1 kg
- Pangrattato senza glutine 6 Cucchiai
- Uvetta 4 Cucchiai
- Pinoli 100 g
- Arancia 1
- Caciocavallo grattugiato 2 Cucchiai
- Aglio 1 Spicchio
- Salsa di soia tamari 2 Cucchiai
- Olio extravergine di oliva
- Alloro
- Pepe nero
Preparazione
Per preparare la ricetta delle sarde a beccafico senza glutine, mettete la passolina in ammollo con dell’acqua tiepida.
Pulite le sarde: rimuovete la testa, rimuovete le interiora e con delicatezza, aprendo la sarda a libro, rimuovete la lisca dorsale ma lasciando la coda integra.
Sciacquate bene sotto acqua corrente le sarde e adagiatele su carta assorbente in modo da rimuovere l’acqua.
Scaldate una casseruola e versate al suo interno il pangrattato con lo spicchio d’aglio intero. Cuocetelo, mescolandolo spesso, finché non assume un bel colore nocciola e rimuovete l’aglio.
Grattugiate la scorza dell’arancia bio e mettetela in una ciotola.
Aggiungete l’uvetta strizzata, i pinoli, il pangrattato, del pepe nero, il succo dell’arancia, il formaggio grattugiato, la salsa di soia Tamari e un paio di cucchiai di olio d’oliva. Mescolate bene.
Con questa farcia ricoprite le sarde, schiacciando bene la farcia perché aderisca.
Arrotolate le sarde partendo dal lato della testa, in modo da avere la coda sporgente e sistematele man mano in una pirofila.
Quando avrete finito di sistemare tutte le sarde ripiene, separatele con delle foglia di alloro (se sono troppo grandi tagliatele a metà).
Condite con un filo d’olio e cuocete in forno pre-riscaldato a 180° per circa 18′- 20′.