La ricetta di salsiccia e friarielli è un classico della tradizione culinaria campana, in particolare napoletana. Una preparazione che nasce come secondo piatto, ma è anche largamente utilizzata come farcitura per pizze, panini e focacce. La ricetta ha radici nella tradizione contadina della Campania, in cui gli ingredienti semplici e locali erano valorizzati per creare piatti nutrienti e saporiti. Napoli è la città in cui questo piatto è più conosciuto e amato, ma la sua fama si è diffusa in tutta Italia e oltre. Ancora oggi, salsiccia e friarielli rappresentano un simbolo della cucina partenopea.
I friarielli sono una varietà di cime di rapa, conosciuti in italiano come broccoli di rapa; si distinguono dalle cime di rapa per la loro consistenza più tenera, il sapore più amaro e la diffusione legata principalmente alla Campania. Le cime di rapa, invece, sono più versatili e ampiamente utilizzate, con un gusto meno intenso; tuttavia, in alcune regioni italiane, i termini sono usati come sinonimi, generando confusione tra le due verdure. Sono una verdura invernale, tipicamente raccolta tra novembre e marzo e sono ricchi di fibre, vitamine A e C, e minerali come ferro e calcio. Se si abita nel Nord Italia però potrebbe essere un problema procurarseli: se si esclude la coltivazione in proprio, è probabilmente necessario rivolgersi a qualche piccolo produttore o provvedere a un acquisto online.
La salsiccia più indicata per questa ricetta è quella di maiale tipica del sud, preparata con un mix di carne e grasso insaporito da sale, pepe e spesso semi di finocchio. Un passaggio fondamentale nella preparazione di questo piatto è sfumare la salsiccia con il vino bianco, questo procedimento serve a ridurre la sensazione di grasso in eccesso della salsiccia, grazie all’acidità del vino.
Ovviamente non sono l’unico piatto tipico napoletano ad aver conosciuto una gloria fuori dalla patria, celeberrimo è anche il gateau di patate, e la pasta al forno napoletana e infine la frittata di maccheroni, la ricetta di recupero per eccellenza.
- Salsicce di maiale 4
- Friarielli freschi 500 ml
- Olio extravergine di oliva 8 Cucchiai
- Sale fino
- Peperoncino secco 1
- Aglio 1 Spicchio
- Vino bianco secco 1/2 Bicchiere
Come preparare la salsiccia e friarielli
Pulite i friarielli tenendo solo le foglie più tenere e le infiorescenze, eliminate foglie brutte, gambi duri e foglie grosse. Lavate i friarielli immergendoli nell’acqua fredda e pulita, scolandoli e ripetendo l’operazione un paio di volte.
Scolate i friarielli e metteteli in padella con 4 cucchiai di olio, l’aglio sbucciato e schiacciato e il peperoncino. Fate rosolare qualche minuto poi coprite, abbassate la fiamma e fate stufare fino a che non sono uniformemente appassiti, a quel punto spegnete e salate leggermente.
In un’altra padella, scaldate l’olio rimanente e rosolate le salsicce a fiamma tenue fino a che non saranno ben colorate, poi sfumate con il vino bianco e alzate la fiamma fino a che non sentite più odore di alcol, a quel punto spegnete.
Versate le salsicce e il loro fondo di cottura nella pentola con i friarielli, accendete il fuoco basso e rimescolate il tutto perché si insaporisca a vicenda per 3 o 4 minuti.
Conservazione
Questo piatto si conserva in frigorifero in un contenitore coperto per un paio di giorni, e con il riposo, può anche dare soddisfazione: i sapori si amalgamano e, soprattutto i friarielli, risultano particolarmente saporiti; il controcanto è che rischiano di rinsecchirsi un poco. Se volte, potete congelare il piatto, meglio però se siete partiti dalla carne fresca e non da quella decongelata.
Consigli e varianti della salsiccia e friarielli
Ovviamente questo piatto può essere preparato anche con le cime di rapa, più reperibili in tutta Italia, e addirittura con le cicorie: il sapore amaro sarà leggermente più spinto ma l’insieme è simile e molto godibile. Se non amate particolarmente il gusto dell’aglio e del peperoncino, potete rosolarli nell’olio per qualche minuto prima di mettere i friarielli a cuocere, e poi levarli.