La salsa teriyaki è uno dei condimenti più iconici della cucina giapponese, famosa per il suo sapore agrodolce, intenso e bilanciato. Preparandola in casa si evitano i conservanti e si può regolare dolcezza e densità a proprio piacimento.
La salsa teriyaki originale nasce in Giappone e viene tradizionalmente utilizzata per glassare e insaporire gli alimenti durante la cottura. Il termine “teriyaki” unisce “teri” (lucentezza) e “yaki” (grigliato), proprio perché dona agli ingredienti una superficie lucida e caramellata.
Gli ingredienti fondamentali sono tre: la salsa di soia, che fornisce sapidità e colore; il mirin, un vino dolce da cucina giapponese che aggiunge dolcezza e profondità; e il sakè, che arricchisce la salsa con una nota alcolica aromatica. Tra tutti, forse il mirin è quello meno facilmente reperibile, se non lo si dovesse trovare si può sostituire con del vino dolce fermo, oppure con l’aceto di riso, ma in questo caso si aumenta di un cucchiaio la dose di zucchero.
Tra le ricette più celebri c’è il pollo in salsa teriyaki, o anche il salmone; meno noti, ma ugualmente notevoli sono gli yakitori di pollo. Se però vi piace la cucina tradizionale giapponese non perdetevi nemmeno l’okonomiyaki, la frittata con cavolo, maionese e salsa okonomiyaki.
Ecco di seguito la ricetta della salsa teriyaki giapponese passo passo: è semplice, veloce e si può abbinare davvero a molti piatti.
- Salsa di soia 100 ml
- Mirin 50 ml
- Sakè 50 ml
- Zucchero bianco 2 Cucchiaino
Come fare la salsa teriyaki


Versate in un pentolino dal fondo spesso tutti gli ingredienti, mescolate velocemente e accendete la fiamma.
Quando il composto arriva a ebollizione, diminuite la fiamma al minimo e lasciate sobbollire per circa 15 minti in modo che la salsa si riduca e quindi assuma una consistenza più densa. Lasciate riposare 5 minuti, e poi trasferite in un barattolo di vetro ben pulito, e conservate in frigorifero.

Conservazione
La salsa teriyaki fatta in casa si conserva in frigorifero fino a 6 giorni, in un barattolo di vetro con il tappo. Se volete conservarla più a lungo usate dei barattoli di vetro con i coperchi nuovi, che dovrete far sterilizzare in acqua bollente, asciugare bene e poi riempire di salsa fino all’orlo e infine rimettere in bollitura per creare il sottovuoto; in questo modo la salsa si conserva in un luogo fresco e asciutto per tre mesi.
Consigli e varianti della salsa teriyaki
La salsa teriyaki che si trova in commercio piuttosto densa, in casa, per ottenere lo stesso risultato potete lasciarla ridurre a lungo sul fuoco (circa 30 minuti) oppure sciogliere un cucchiaino di amido di mais (maizena) in due cucchiai di salsa di soia leggermente scaldata, poi si aggiunge questo composto alla salsa teriyaki mentre cuoce a fuoco medio.
Per aromatizzare la salsa teriyaki, anche se si tratta di una scelta personale, e la salsa è già ottima e aromatica così, si possono aggiungere: zenzero fresco grattugiato per un tocco piccante e agrumato, oppure aglio grattugiato per un sapore più intenso e profondo, infine chi ama i gusti decisi può usare un pizzico di peperoncino tritato.
Quali sono gli usi della salsa teriyaki?
La salsa teriyaki è estremamente versatile: viene tradizionalmente usata nella cucina giapponese per marinare carni come pollo, manzo o pesce (salmone in particolare), o il tofu. In alternativa si usa come condimento durante la cottura alla griglia o alla piastra, o per saltare i noodles. È perfetta anche come glassa finale sulle verdure al vapore, e, diluita con un po’ di olio di oliva, diventa un condimento originale per l’insalata mista.