Il risotto al curry con gamberi è un primo piatto “mash up” tra la cucina italiana e una preparazione tipica della cucina indiana, il curry di gamberi. Forse quello del risotto con il curry può sembrare un abbinamento strampalato, ma in realtà il curry nasce per essere un piatto cremoso, che si “manteca” con l’aggiunta finale di latte di cocco, molto denso, che crea un effetto cremoso molto simile a quello che si ottiene mantecando un risotto con il burro.
Per questa preparazione vi consigliamo un riso Arborio o un Carnaroli, che hanno il chicco lungo e una buona consistenza, che faccia da controcanto alla salsa al curry e ai gamberi, che hanno una texture decisamente morbida. Se però preferite il riso tondo con chicco piccolo, via libera anche al Ribe o al Vialone Nano, l’importante è scegliere una varietà da risotti, meglio se brillata (non integrale) in modo che rilasci molto amido aumentando così la cremosità del piatto.
Il curry, come per altri “gratest hits della cucina indiana internazionale (ad esempio il pollo tikka masala) è un’invenzione degli inglesi. Infatti durante la dominazione britannica delle Indie gli ufficiali, tornando in Madrepatria, portavano con sè dei mix di spezie indiane, per dare un aroma “etnico” alle loro pietanze e chiamarono questo mix “curry”, dal nome tamil che indicava la zuppa. Prima di allora gli indiani chiamavano i loro mix di spezie semplicemente “masala” e ovviamente ne esistono di molti tipi, il tandori masala per il pollo tandoori, e il garam masala, il più famoso e quello che in genere acquistiamo quando compriamo il curry.
La base di questo mix è costituita da alcune spezie ricorrenti: cardamomo, curcuma, peperoncino, zenzero e cumino sono tra le più comuni.
I gamberi, in questa ricetta, sono facilissimi da usare: si aggiungono infatti all’ultimo momento, sfruttando il fatto che sono cotti in pochi minuti. Se volete ridurre ancora il tempo di cottura, usate, al posto dei gamberi, dei gamberetti (gamberi piccoli), che si cuociono in ancora minore tempo. Se siete sicuri della loro freschezza, aggiungeteli al risotto a fiamma spenta, in modo che si cuociano solo in parte grazie al vapore rilasciato dal piatto, crudi sono ancor più morbidi e delicati.
- Riso per risotti 250 g
- Curry 1 Cucchiaio
- Cipolla bianca 1
- Zenzero fresco 3 cm
- Curcuma 1/2 Cucchiaino
- Alloro
- Olio di semi 5 Cucchiai
- Latte di cocco 150 ml
- Gamberetto 200 g
- Brodo vegetale 1 lt
Come preparare il risotto al curry con gamberi
Pulite i gamberetti dalla testa, dalle zampe e dal carapace, ed eliminate, se lo vedete, l’intestino, ovvero quel filamento nero sulla schiena dell’animale. Teneteli da parte.
Sbucciate la cipolla e tritatela finemente. Mettetela in una padella con l’olio di semi, lo zenzero fresco grattugiato, la foglia di alloro, la curcuma e il curry e mescolate, a fiamma bassa, fino a quando la cipolla non sarà colorata e morbida (l’importante è che non bruci).
Aggiungete nella padella anche il riso, e fatelo tostare e colorire nel fondo di cipolla e spezie per 2 o 3 minuti.
Aggiungete alla padella del riso un mestolo di brodo vegetale che avrete portato ad ebollizione, mescolate e fate assorbire, a fiamma media. Non appena il liquido si sta esaurendo, aggiungetene dell’altro proseguendo la cottura per 10 minuti.
Aggiungete ora i gamberetti e a seguire il latte di cocco, se fosse necessario aggiungete anche un po’ di brodo bollente. Terminate la cottura, mescolando spesso, per altri 5 minuti.
Come conservare il risotto al curry
Questo risotto si può conservare in frigo per 3 giorni, in un contenitore chiuso. difficilmente però, una volta riscaldato sarà cremoso come appena fatto. Per ottenere comunque un ottimo risultato, saltate il risotto in una padella antiaderente velata di olio di semi. Potete anche congelarlo, in quel caso si conserva per un mese, e va fatto scongelare lentamente, fuori dal frigo, prima di consumarlo.
Consigli
Una variante, se volete rinunciare all’effetto cremoso del risotto, è quella di usare del riso Basmati bianco, da cuocere al vapore e poi saltare nella padella con la cipolla e le spezie, aggiungendo anche i gamberi, che si cuoceranno velocemente mentre il riso rosola. In questo modo otterrete un riso sgranato, quasi croccante, con quell’aroma tipico del riso Basmati che si sposa a perfezione con il curry.
Se invece, al contrario, amate l’effetto cremoso del risotto, potreste sostituire il latte di cocco con la panna fresca, per una mantecatura cremosissima, in questo caso usate anche del burro per rosolare la cipolla nelle spezie, il gusto che otterrete sarà più neutro, e molto più vicino al gusto occidentale.
Se infine volete aggiungere un ulteriore tocco, quando aggiungete i gamberetti unite al risotto anche una manciata di uvetta sultanina.